E’ un braccio di ferro senza soluzione di continuità, quello che contrappone il leader della Lega Matteo Salvini ad Antonio Tajani, segretario di Forza Italia, e di conseguenza anche a Giorgia Meloni e a Fratelli d’Italia, per le candidature in Veneto, Campania e Puglia. Secondo l’esponente del Carroccio «va bene un candidato governatore civico in Campania, purché, sia in gamba. Questo vale anche per la Puglia, mentre per il Veneto puntiamo a un politico della Lega, perché abbiamo persone di spessore».
I tre candidati
Di conseguenza, visto che i tre candidati presidente, secondo quanto filtra, saranno o tre civici o tre politici, si allontana la decisione e probabilmente nemmeno stasera ad Ancona i tre leader, a margine della manifestazione in favore del candidato nelle Marche, il presidente uscente, Francesco Acquaroli, troveranno quell’intesa sui candidati presidente in vista del voto, previsto per il 23 e 24 novembre.
Regione pugliese
In Puglia intanto cresce l’insofferenza nella coalizione di centrodestra per un ritardo che sta provocando non pochi malumori. «Puglia Tradizione», un’associazione in cui sono presenti diversi esponenti storici della destra, in particolare barese, che raccoglie ex consiglieri comunali e anche esponenti che provengono da Movimento sociale italiano rilascia considerazioni al vetriolo.
Secondo gli aderenti al sodalizio di destra, «dopo la stucchevole sceneggiata Emiliano-De Caro, conclusasi, come nelle migliori rappresentazioni napoletane, con l’annuncio in lacrime dell’europarlamentare del Pd di volersi candidare a Presidente della nostra Regione, il centrodestra per non smentirsi è ancora silente. Non è bastata la pesante sconfitta alle comunali baresi per determinare un sussulto di orgoglio dei vertici locali dei partiti”, annotano i dirigenti dell’associazione».
«La cosa non ci stupisce, conoscendo da tempo e avendolo più volte denunciato, l’assoluta distanza dei vari Marcello Gemmato, Filippo Melchiorre e, ormai, anche di Michele Picaro, dal territorio regionale e locale». Di conseguenza, dicono da Puglia Tradizione «rivolgiamo un accorato appello ai vertici di FdI e, ovviamente, a Raffaele Fitto affinché intervengano urgentemente per porre rimedio a tale situazione, per non regalare un altro ventennio di governo della nostra Regione alla sinistra».
Il sindaco di Candela
E sempre a proposito dei meloniani pugliesi, il sindaco di Candela, Nicola Gatta, vicino proprio al vicecommissario europeo, afferma che «quando il centrodestra è chiamato a governare, lo fa con le sue migliori energie a Bruxelles come a Roma, con Fitto e Meloni. Ora, questo modello basato su concretezza e risultati va replicato anche in Puglia». Tuttavia, sottolinea l’esponente di Capitanata «il tempo è cruciale. Il centrodestra deve sapersi riunire, come ha sempre fatto, intorno a quei valori e a quelle energie che hanno prodotto una visione chiara e apprezzata dai cittadini.
La campagna elettorale è alle porte e si dovrà spiegare ai pugliesi cosa abbiano prodotto questi anni di governo di Nichi Vendola e di Michele Emiliano. Mentre, l’operazione di maquillage di Decaro non potrà nascondere a lungo i seri problemi di una coalizione in cui si sta insieme solo per la gestione del potere e non per una ambizione di crescita collettiva. Pertanto, da subito il centrodestra deve proporre una leadership riconoscibile, sviluppare idee concrete, creare un modello di governo forte e stabile. Non c’è tempo per esitazioni quando al centro vi sono le speranze e le aspettative di milioni di pugliesi», conclude Gatta.