Lecce è la città pugliese più a misura di bambino mentre a Foggia è per gli anziani che la qualità della vita è migliore.
È quanto emerge dall’indagine annuale sulla “Qualità della vita per fasce d’età” de “Il Sole 24 Ore” che analizza gli indici relativi alla qualità della vita per i bambini dagli 0 ai 14 anni, per i giovani tra i 18 e i 35 anni e per gli anziani over 65.
Ciascuno dei tre indici sintetici generazionali è calcolato su parametri statistici, forniti da fonti certificate (tra cui Istat, Infocamere, Iqvia, Siae, Tagliacarne) in grado di raccontare il livello di benessere nei territori.
Per la “Qualità della vita dei bambini” tra i parametri analizzati ci sono: le aree verdi, le spese sociali per i minori, i progetti Pnrr per l’istruzione, gli edifici scolastici con mensa e palestra.
Lecce, dunque, al 40esimo posto in Italia è prima in Puglia. Nella regione, sul secondo gradino del podio c’è Bari, ultima è Foggia.
Il capoluogo pugliese è in regione la città con il dato più alto per la “Qualità della vita dei giovani” con un valore di 453, dato che vale l’85esimo posto in Italia.
Taranto è tra le peggiori province della Penisola, al 105esimo posto.
Sul fronte della “Qualità della vita degli anziani”, la migliore è Foggia al 45esimo posto nel Paese.
«Le classifiche misurano, ormai da cinque anni, le “risposte” dei territori alle esigenze specifiche dei tre target generazionali più fragili e insieme strategici, i servizi a loro rivolti e le loro condizioni di vita e di salute».
La classifica italiana
In Italia Bolzano svetta nella graduatoria sulla qualità della vita degli over 65, pubblicata dal Sole 24 ore, seguita da Treviso e Trento. Gorizia si conferma, per il secondo anno consecutivo, in testa nell’indice rivolto ai giovani, che fotografa le opportunità offerte dai territori ai residenti tra 18 e 35 anni, inseguita proprio da Bolzano, Cuneo e Trieste. Infine, Lecco, Siena e Aosta occupano il podio della graduatoria che misura il benessere dei bambini.
In particolare l’Alto Adige si distingue per il benessere degli “over” con il più basso consumo di farmaci per malattie croniche, la più elevata spesa sociale per gli anziani, e l’alta incidenza di biblioteche.
Gorizia, quest’anno Capitale europea della cultura transfrontaliera 2025, è una città di frontiera e universitaria: le sue performance migliori sono legate al numero di locali e organizzatori di eventi Siae in rapporto ai giovani residenti (seconda su 107 province), al lavoro (è quarta nelle trasformazioni contrattuali a tempo indeterminato) e vanta una delle più basse età medie della donna al parto del primo figlio (31,6 anni, rispetto alla media nazionale di 32,6).
Infine Lecco conquista la qualità della vita dei bambini grazie al primato nell’indice Sport e bambini (praticanti, scuole e risultati, fonte Pts), eccelle sul podio delle competenze scolastiche fotografate dai test Invalsi e ha una bassa incidenza di delitti a danno dei minori.