Traffico ferroviario in tilt in Puglia. Nella tarda mattinata di ieri, un guasto agli impianti di circolazione tra le stazioni di Molfetta e Bisceglie ha paralizzato la tratta Foggia-Bari, con ritardi fino a 50 minuti e la cancellazione di alcuni treni.
Il blocco ha avuto ripercussioni significative soprattutto tra le 12 e le 14, proprio nelle ore centrali della giornata, causando forti disagi a pendolari, studenti e turisti. Ad aggravare la beffa, la coincidenza con la visita in Puglia del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, impegnato in un tour istituzionale tra cantieri stradali e promesse di potenziamento infrastrutturale. Mentre il ministro parlava di rilancio del Sud e di opere strategiche, i viaggiatori rimanevano bloccati nelle stazioni, senza informazioni certe né alternative valide.
Le criticità
Quello di ieri, in realtà, non è che l’ultimo episodio di una lunga serie di criticità che mettono spesso a dura prova la rete ferroviaria pugliese. Solo poche settimane fa, l’esodo pasquale era stato segnato da gravi rallentamenti. Il pomeriggio del 17 aprile, un Frecciarossa, diretto a Brindisi, ha investito un gregge di pecore lungo la linea tra Incoronata e Orta Nova, nel Foggiano, provocando il blocco della circolazione. Come se non bastasse, nelle ore successive un palo della linea elettrica è stato abbattuto dalle forti raffiche di vento, provocando un ulteriore guasto sulla stessa tratta.
Il risultato: ritardi fino a tre ore, treni cancellati e un effetto domino che ha mandato in crisi l’intera linea adriatica. Tornando ancora più indietro, resta nella memoria il caos ferroviario dello scorso gennaio, quando un furto di cavi di rame tra Fasano e Ostuni ha paralizzato la circolazione sulla linea Bari-Lecce. Anche in quell’occasione, i treni accumularono fino a 75 minuti di ritardo, e si registrarono cancellazioni e deviazioni. Un fenomeno, quello dei furti di rame, che ormai rappresenta una vera piaga per le infrastrutture ferroviarie pugliesi.
L’adeguamento
A questo si aggiungono episodi ricorrenti di guasti tecnici, come quello dello scorso dicembre tra Trani e Bisceglie, quando la circolazione è stata interrotta per verifiche sulla linea, o il più recente blackout del 28 aprile, sempre sulla tratta tra Trani e Bisceglie, che ha causato pesanti disagi anche ai treni a lunga percorrenza.
E allora, i comitati dei pendolari tornano di nuovo a chiedere investimenti strutturali, maggiore manutenzione, sicurezza e una rete più moderna, capace di rispondere alle esigenze quotidiane di chi viaggia.