Tutto confermato: i pugliesi torneranno alle urne domenica 23 e lunedì 24 novembre per eleggere il nuovo presidente della Regione e il nuovo Consiglio regionale. I decreti a firma del governatore uscente Michele Emiliano hanno ufficializzato la data delle consultazioni. Si voterà domenica dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15; subito dopo inizieranno gli scrutini. La scheda sarà di colore verde. Sei i collegi elettorali, ripartiti sulla base del censimento 2021 che conta 3.922.941 abitanti. Dei 23 seggi iniziali, 7 andranno a Bari, 2 alla Bat, 2 a Brindisi, 4 a Foggia, 5 a Lecce e 3 a Taranto. Gli altri posti saranno distribuiti con il premio di maggioranza fino a completare l’assise da 50 consiglieri.
Intanto, la campagna elettorale entra nel vivo, tra consiglieri uscenti alla ricerca di conferma e nuove candidature che stanno già battendo i territori. Una sfida che si annuncia, però, anomala e senza precedenti, perché a meno di un mese dalla scadenza per la presentazione delle liste, il centrodestra non ha ancora un candidato presidente.
Dopo mesi di voci, autocandidature e dietrofront, la coalizione appare lacerata. Uno stallo che ha spinto la Lega a rompere gli indugi avanzando in solitaria la candidatura del generale, Roberto Vannacci, in opposizione al resto del centrodestra. Ipotesi subito ridimensionata, ma mai del tutto archiviata, anche perché sostenuta da una rilevazione interna del Carroccio: un sondaggio non reso pubblico che accrediterebbe Vannacci al 15%, un punto in più rispetto al resto del centrodestra unito, ma comunque lontanissimo da Antonio Decaro, il candidato del centrosinistra dato oltre il 70%. Una prospettiva che ha alimentato le voci di una spaccatura tra i partiti alleati.
A confermare le tensioni è lo strappo sempre più evidente tra il coordinatore regionale di Forza Italia, Mauro D’Attis, e il segretario pugliese della Lega, Roberto Marti. Nel mezzo, le candidature di bandiera: Fratelli d’Italia con il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, e Forza Italia con lo stesso D’Attis. Ma il nome che resta in pole position è quello di Angelo Annese, sindaco quarantenne di Monopoli e imprenditore, indicato come possibile soluzione di compromesso. Una candidatura che potrebbe mettere d’accordo gli alleati, consapevoli che la partita pugliese, nei loro calcoli, è già segnata in favore del centrosinistra.
Secondo gli accordi interni, in caso di corsa di Annese, il consigliere regionale Stefano Lacatena – suo principale sponsor politico – sarebbe pronto a subentrargli nella guida del Comune, candidandosi già al primo turno delle prossime amministrative. Il puzzle pugliese resta dunque ancora aperto. Il centrosinistra corre compatto con Decaro, forte dei sondaggi e del traino nazionale. Il centrodestra, invece, appare diviso e in affanno con un un’unica certezza: l’ennesimo rinvio per la chiusura del cerchio stavolta posticipato al 30 settembre, dopo il risultato del voto nelle Marche.