Rispunta a sorpresa il patto di fine legislatura proposto nelle scorse settimane dai gruppi di centrodestra alla maggioranza per provare a salvare gli ultimi quattro mesi di legislatura. Dopo il sostanziale dietrofront di Fratelli D’Italia e Forza Italia, con la Lega ed altri peones d’accordo all’operazione, stavolta a riesumare l’ipotesi delle larghe intese è il centrosinistra.
L’iniziativa spetta al capogruppo Pd, Paolo Campo, il più autorevole degli alleati di governo che interviene alla vigilia della seduta di consiglio del 22 luglio che rischia di essere rinviata per assenza di numeri nelle fila della maggioranza. Nei mesi scorsi proprio Campo aveva avanzato l’ipotesi di un armistizio con le minoranze su temi concordati, poi miseramente naufragata.
La trattativa
Stavolta la richiesta è più pressante considerando la crisi irreversibile del centrosinistra ed i provvedimenti urgenti in lista d’attesa: la variazione di bilancio, l’ultima della legislatura, il rendiconto finanziario, con scadenza fissata a fine luglio, il Documento di economia e finanza regionale e i debiti fuori bilancio già scaduti. E così per uscire dall’impasse Campo lancia un appello ai gruppi di centrodestra. «Sicuramente è apprezzabilissima l’iniziativa del centrodestra», osserva, «considerando i problemi interni alla maggioranza che ha difficoltà a compattarsi per mantenere le sedute di consiglio». Da qui l’apertura: «non c’è dubbio che vada sicuramente colta la proposta delle opposizioni provando a trovare incastri e condizioni». In che termini? «Io penso che nei prossimi giorni si possa aprire una discussione individuando con chiarezza su quali proposte di legge, iniziative e mozioni è possibile costruire un’intesa». Ed ancora: «Del resto la legislatura è ormai agli sgoccioli, si tratta di convocare due o tre consigli regionali, per questo sarebbe opportuno almeno provarci. L’ho anche detto personalmente al capogruppo di Fratelli D’Italia, Renato Perrini, perché non proviamo ad approvare insieme leggi che interessano i cittadini pugliesi?».
Tuttavia le resistenze non mancano, a partire proprio dal centrodestra che dopo l’avanzata francese sembra sul punto della ritirata spagnola. C’è chi teme di perdere consensi firmando un accordo con gli avversari, per giunta sotto elezioni. Ma l’inciucio potrebbe sortire l’effetto contrario se alla fine si approvano leggi per il bene della Puglia.