La Sesta provincia segue il trend del resto della regione e premia Decaro e la sua coalizione: il candidato presidente vede da vicino il traguardo del 65%, mentre la somma delle sue liste (Partito Democratico, Decaro presidente, Per la Puglia Decaro candidato presidente, Avanti Popolari con Decaro presidente, Movimento 5 stelle, Alleanza Verdi Sinistra) si ferma intorno al 60%. Nulla da fare, come peraltro era ampiamente previsto, per Lobuono e le cinque liste a supporto (Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega Puglia, Noi Moderati e La Puglia con noi): l’imprenditore si attesta al 35%, le liste al 38%.
Interessanti e avvincenti alcune sfide: nel Pd l’assessora regionale uscente, la tranese Debora Ciliento, surclassa il segretario regionale Domenico De Santis, che potrebbe accedere all’aula di via Gentile con la redistribuzione dei resti. Testa a testa, nella lista Decaro presidente, fra Nicola Rutigliano e Ruggiero Marzocca, che è stato davanti fino a metà scrutinio, mentre non c’è stata praticamente storia nel movimento Per la Puglia, dove Ruggiero Passero da solo vale quasi tutte le preferenze ottenute dal simbolo.
Al cardiopalma la sfida interna alla Lega: il giovanissimo consigliere comunale di Andria Nicola Civita (29 anni) insidia a lungo il coordinatore provinciale del partito, anch’egli molto giovane, Ruggiero Grimaldi (27 anni) proprio in vista del filo di lana: in palio l’ingresso di uno di loro in Consiglio regionale. Bella sfida anche in Fratelli d’Italia tra la consigliera regionale uscente Tonia Spina (Bisceglie) e il consigliere comunale di Trani Andrea Ferri, a sua volta tallonato dal chirurgo barlettano Riccardo Memeo.
Infine, da segnalare la sfida tutta barlettana fra il presidente del Consiglio comunale Marcello Lanotte e il consigliere regionale uscente Giuseppe Tupputi, costantemente in rincorsa nel vano tentativo di recuperare le poche centinaia di voti di scarto e rientrare nell’aula di via Gentile.
