Dopo vent’anni, dieci dei quali trascorsi da sindaco di Bari e altri dieci da presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano potrebbe tornare in magistratura ma non con un aumento di stipendio.
A spiegarlo è lo stesso governatore uscente durante il suo intervento alla trasmissione Tagadà su La7: «L’aumento di stipendio? È una sciocchezza totale. Ogni lavoratore, quando torna, chiede la ricostruzione della carriera ed è cosa accaduta ad altri magistrati che sono rientrati». Poi ha aggiunto: «Comunque ho 66 anni, mi manca poco alla pensione».
Emiliano ha chiarito ulteriormente la vicenda parlando con l’Adnkronos: «In teoria – ha affermato – dovrei tornare a fare il magistrato, anche se, avendo 66 anni, purtroppo mi resterebbero ancora pochi mesi prima della pensione che scatta a 67 anni. In ogni caso l’ultima delle mie preoccupazioni è il mio futuro». A proposito della questione sul presunto aumento di stipendio, ha aggiunto: «Sono come tutti i lavoratori che rientrano dopo l’aspettativa e che ricostruiscono la carriera ai fini della pensione, tutto qua», dice. «Alcuni giornali la mettono in modo completamente distorto come se fosse una mia iniziativa. Tutti i magistrati che rientrano al loro lavoro, siccome c’è la progressione di carriera per anzianità automatica, come nel caso di specie, fanno la ricostruzione di carriera. Solo che per la magistratura passa dalle valutazioni del Csm, ovviamente», ha sottolineato Emiliano. «Altri magistrati – ha aggiunto – hanno fatto la stessa ricostruzione, una l’ho firmata io da presidente, o anche i militari. Si va in pensione e finisce la storia. L’unica pensione è quella – ha precisato – come presidente non c’è pensione, non c’è il vitalizio, né il trattamento di fine mandato. Io rischio di aver perso 10 anni di liquidazione per aver fatto il presidente».
Circa la possibilità che possa essere nominato assessore esterno dal nuovo presidente della Regione Puglia Antonio Decaro, dice: «Questo è un altro discorso. È una domanda che non va fatta a me», ha concluso.
Intervistato da Tiziana Panella, il governatore pugliese uscente, è intervenuto anche su temi relativi ai rapporti tra i partiti all’interno della coalizione di centrosinistra e alla possibile partecipazione della segretaria del Partito democratico ad Atreju: «Schlein è il vero contraddittore di Meloni», ha affermato. «Se Conte si ingelosisce, lo capisco, ma come ha detto Salvini deve considerare che la forza del suo partito non è all’altezza», ha aggiunto.










