Chiudere le liste entro la fine della settimana, in largo anticipo rispetto alla scadenza ufficiale del 23 ottobre. È la tabella di marcia imposta da Antonio Decaro, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Puglia, deciso a non lasciare nulla al caso nella lunga volata verso il voto di novembre. L’ex sindaco di Bari, forte di un consenso trasversale che si consolida giorno dopo giorno, continua la sua corsa solitaria: ieri, ad esempio, in un’assemblea pubblica, gli operatori culturali e il mondo della cultura.
Dall’altra parte, il centrodestra resta ancora senza candidato, e molti esponenti dell’area sovranista starebbero pensando di votare Decaro per protesta contro i vertici locali e nazionali. Nel frattempo, il presidente della Commissione Ambiente del Parlamento europeo continua a macinare incontri e contatti in tutto il territorio. Un metodo partecipativo che ricorda quello delle «sagre del programma» di Emiliano, ma con un taglio più pragmatico e orientato alla pianificazione.
Le liste
Sul fronte politico, però, a tenere banco sono le liste. Finora ne sono state ufficializzate cinque all’interno del cosiddetto Campo Largo, ma dietro le quinte si lavora a una possibile sesta lista-ponte capace di aggregare esponenti del mondo socialista, socialdemocratico e di Italia Viva, insieme ai «Popolari per Decaro», dell’assessore regionale Gianni Stea.
Un contenitore politicamente eterogeneo, ma potenzialmente utile per allargare la base e coprire le sei province. Nei prossimi giorni si capirà se il fritto misto potrà davvero vedere la luce o resterà solo un’ipotesi da laboratorio politico.
I nomi
Intanto, arriva un passo indietro pesante. Il senatore Claudio Stefanazzi, ex capo di Gabinetto del presidente Emiliano, ha ufficializzato la sua rinuncia alla candidatura. Una scelta che azzera l’ipotesi di convogliare su di lui il grosso del consenso dell’ex assessore Alessandro Delli Noci, estromesso dopo l’inchiesta giudiziaria e su cui lo stesso Decaro aveva sollecitato un passo di lato. Stefanazzi era dato in corsa nel Pd, dove la sua presenza avrebbe garantito continuità con l’area emilianista. Nella lista «Per la Puglia con Decaro» farà, invece, il suo ingresso l’avvocato Salvatore Campanelli, volto storico della politica barese e fedelissimo di Emiliano.
Ex consigliere comunale e presidente della Commissione Urbanistica del Comune di Bari durante la prima giunta Decaro, Campanelli era stato costretto alle dimissioni per una vicenda giudiziaria, poi archiviata. Ancora in bilico, invece, la posizione del consigliere regionale Stefano Lacatena. Delegato all’Urbanistica e oggi in quota «Con». Lacatena sarebbe orientato a candidarsi nella lista «Per la Puglia con Decaro», ma deve fare i conti con le resistenze interne.
Il presidente della Commissione Bilancio, Saverio Tammacco, tra gli organizzatori della lista, non vedrebbe di buon occhio la presenza di un candidato forte, temendo uno squilibrio nelle preferenze. Tra le alternative, quella della lista «Decaro Presidente” o della terza civica ancora in gestazione. Ma anche qui i nodi non mancano: nel contenitore del candidato governatore è vietata la presenza di ex consiglieri regionali, mentre la nuova civica è ancora tutta da costruire. Decisiva, in ogni caso, potrebbe essere la mediazione dello stesso Decaro, che considera Lacatena una risorsa di peso.
