Emozioni e coriandoli sul palco del Teatro Comunale di Putignano. Le Propaggini hanno aperto la 628° edizione di uno dei carnevali più antichi e lunghi d’Europa. Nella cittadina barese prende il via la stagione più pazza dell’anno, quella del carnevale, attraverso un festival satirico che affonda le sue radici nella storia contadina del territorio.
La giornata di festa è stata aperta dal corteo storico a cura dell’Associazione Porta Barsento che ha rievocato la traslazione delle reliquie di Santo Stefano, Patrono della città. Contestualmente, sacro e profano sono stati protagonisti di un simbolico scambio di consegne all’interno della chiesa di Santa Maria La Greca. Dal pomeriggio fino a sera, grande entusiasmo per il riaccendersi delle Propaggini, questa volta non in piazza come da tradizione a causa delle restrizioni dovute alla pandemia, ma nel suggestivo Teatro Comunale, aperto al pubblico per la prima volta proprio con l’evento del carnevale.
Dopo l’inaugurazione istituzionale di pochi mesi fa ecco, infatti, con le Propaggini il Teatro è stato aperto al popolo della piazza e quindi a tutti i putignanesi.
Maurizio Verdolino, Presidente della Fondazione Carnevale di Putignano, ha sottolineato: “Da oggi è ufficialmente carnevale e speriamo di poterlo continuare a festeggiare valorizzando i riti della nostra tradizione che si ritrovano appieno nello spirito delle Propaggini”.
La giuria tecnica presieduta da Dino Andresini è stata composta da rappresentanti della cultura e del teatro. A loro il compito di giudicare i nove gruppi partecipanti: I capturt du frallion, Giugno ’87, I trap’lir cu ì c’ppon, , gruppo D’Elia, I Spatriat, La Zizzania, I Petécchie, CèM – Cèmderap i Ciùquer (fuori concorso), Compagnèie d’i Uagnon.
A fare incetta di premi sono stati, in particolare, due gruppi: “I Trap’lir cu ì c’ppon”, novità e rivelazione di questa edizione delle Propaggini, che ha ottenuto i premi alla Satira, alla Padronanza del Dialetto e alla Presenza Scenica; e la “Compagnèie d’i Uagnon”, una bella conferma a cui sono andati i premi per la Recitazione, la Musica e la Qualità dei Testi.
Il premio come Migliore Interprete è stato assegnato, infine, al propagginante Marco Laterza del gruppo “Compagnèie d’i Uagnon”.