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Pensionati: Filippo Turi rieletto segretario della Cisl Puglia

Il congresso regionale della Cisl pensionati si è concluso con la rielezione di Filippo Turi a segretario regionale. In carica già dall’ottobre 2020, per sopraggiunti limiti di età del precedente, Turi è stato eletto al termine dell’11° congresso regionale FNP, svoltosi a Bari e intitolato “Esploratori di futuro”. Presenti ai lavori, il Segretario Generale nazionale…

Il congresso regionale della Cisl pensionati si è concluso con la rielezione di Filippo Turi a segretario regionale. In carica già dall’ottobre 2020, per sopraggiunti limiti di età del precedente, Turi è stato eletto al termine dell’11° congresso regionale FNP, svoltosi a Bari e intitolato “Esploratori di futuro”. Presenti ai lavori, il Segretario Generale nazionale Fnp Piero Ragazzini e il Segretario Generale Cisl Puglia Antonio Castellucci, a cui sono state affidate le conclusioni. Nella segreteria regionali confermati anche Maria Tibollo e Remo Barbi.

«Il nostro Congresso – spiega Filippo Turi – si svolge in un momento delicato, ma nonostante la pandemia la nostra attività non si è mai fermata e tante sono le iniziative che abbiamo portato avanti. Arriviamo all’11° Congresso dopo aver svolto 109 assemblee pre-congressuali e quattro congressi territoriali. Il Congresso ha sancito la ferma volontà di tutti di ritornare ad essere guida ed esempio dei pensionati della Cisl di Puglia, scegliendo all’unanimità il nuovo gruppo dirigente. Arriviamo al Congresso con un anno di ritardo rispetto alla scadenza naturale, perché volevamo avere la possibilità di incontrare, fisicamente, i nostri iscritti che la pandemia ci ha impedito di avvicinare per due lunghi anni».
Il segretario ha sottolineato come gli anziani, ai tempi del covid, non possano essere considerati un peso dato il loro contributo decisivo nelle economie familiari. Ha evidenziato, però, come questa azione sostitutiva di un welfare di cui dovrebbe occuparsi lo Stato finisce per pregiudicare l’accesso alle cure degli stessi. In pratica, il rischio è che gli anziani, per aiutare figli e nipoti, rinuncino a curarsi e mettano a rischio la loro vita. Serve dunque anche una riforma importante della sanità che punti su telemedicina e medicina territoriale, così da decongestionare le strutture sanitarie.

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