È il giorno della verità per il patto di fine legislatura che l’opposizione di centrodestra vorrebbe proporre al presidente pugliese Michele Emiliano per portare a termine la travagliata legislatura in corso: un’ipotesi di lavoro messa in campo dal consigliere leghista Fabio Romito che oggi sarà all’esame degli alleati Forza Italia e Fratelli d’Italia.
l summit
Il vertice, convocato a metà mattinata in via Gentile per confermare l’iniziativa o accantonarla in via definitiva, si preannuncia decisivo. Obiettivo: mettere a punto un patto di fine mandato nell’interesse dei cittadini per sbloccare la paralisi istituzionale alla quale è condannato il Parlamentino pugliese a causa di una maggioranza sfilacciata, senza numeri e fortemente litigiosa: pochi mesi di traccheggiamento aggravati dalla campagna elettorale già in atto, mentre il “triumvirato” composta da Emiliano, Antonio Decaro e Nichi Vendola è andato in frantumi sul futuro politico di ciascuno dei tre leader del centrosinistra. Da qui la proposta di Romito che punta a definire, d’intesa con alleati e avversari, pochi punti strategici su cui convergere per chiudere degnamente la legislatura.
I temi
Le principali questioni sul tavolo riguardano sanità, conti pubblici ed ex Ilva. L’accordo di larghe intese dovrebbe essere sottoscritto alla presenza del governatore Emiliano, chiamato a ratificare l’operazione ricevendo in cambio il ritiro della mozione di sfiducia nei suoi confronti depositata dagli stessi gruppi di centrodestra.
Le divisioni
Ma i partiti di centrodestra sono divisi sul patto di fine legislatura. Forza Italia, per esempio, è decisamente orientato verso il no: «Il centrosinistra lo combattiamo da sempre e non siamo disponibili a dare ossigeno a chi da quasi vent’anni corrode la Regione e chiede la fiducia agli elettori solo per gestire il potere», annunciano i consiglieri azzurri guidati dal capogruppo Paride Mazzotta. Per poi chiosare: «Se il centrosinistra non ha i numeri, può comodamente togliere il disturbo prima della scadenza della legislatura consentendo ai cittadini di votare e di voltare pagina dopo questo fallimento ormai sotto gli occhi di tutti». Di tutt’altro avviso il consigliere regionale Antonio Scalera: «Accolgo l’invito del collega Romito di realizzare una sorta di tregua politica con il Governo regionale pugliese. Si mettano da parte le questioni di carattere politico e si stipuli un patto di fine legislatura condiviso da tutte le forze politiche di maggioranza ed opposizione nell’interesse esclusivo dei cittadini». D’altra parte, l’amministrazione Emiliano deve dare risposte su nuovi piani assunzionali in sanità, sospensione del tributo 630 del consorzio di bonifica, siccità, messa in sicurezza dei conti pubblici, debiti fuori bilancio scaduti da tempo, futuro dell’ex Ilva. Fratelli d’Italia, dal canto suo, è possibilista, ma con rigide premesse di metodo e di merito, così come spiega il capogruppo Renato Perrini. Favorevole, ovviamente, il parere della Lega.
Il campo largo
E il centrosinistra? Pd, Azione, Con e Per la Puglia, aspettano alla finestra. Identica proposta, peraltro, fu lanciata a parti invertite qualche mese fa senza successo. Decisiva sarà, invece, la posizione dei Cinque Stelle che in un senso o nell’altro potrebbero essere l’ago della bilancia.
