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Regionali in Puglia, nel M5s deroga per gli uscenti: un assessorato di peso ora divide i pentastellati

Oggi alle 22 scade il termine per autocandidarsi al Consiglio regionale per il Movimento 5Stelle, attraverso la piattaforma online. Per farlo bisogna inviare un curriculum e una serie di documenti, tra cui i certificati penali e dei carichi pendenti. Subito dopo inizierà la valutazione da parte della direzione nazionale e successivamente, una volta stabilita la…
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Oggi alle 22 scade il termine per autocandidarsi al Consiglio regionale per il Movimento 5Stelle, attraverso la piattaforma online. Per farlo bisogna inviare un curriculum e una serie di documenti, tra cui i certificati penali e dei carichi pendenti. Subito dopo inizierà la valutazione da parte della direzione nazionale e successivamente, una volta stabilita la griglia degli ammessi, si aprirà la consultazione sempre in rete da cui usciranno i candidati alle elezioni regionali del 23 e 24 novembre. Anche se, «ci saranno sicuramente delle deroghe», dice un dirigente del Movimento 5Stelle.

Ovvero, la possibilità di candidare per la terza volta esponenti pentastellati, nonostante lo statuto obblighi a fermarsi un giro, a meno che non ci si candidi per un’altra istituzione. Tra quanti avranno l’autorizzazione da parte del presidente Giuseppe Conte per provare a tornare nell’aula di via Gentile ci sono: Rosa Barone e Cristian Casilli e forse anche Grazia Di Bari, mentre gli altri due attuali consiglieri regionali, il capogruppo Marco Galante e soprattutto l’ex candidata presidente, Antonella Laricchia, non dovrebbero candidarsi. La deroga, spiegano dal Movimento, è «per meriti istituzionali, visto che Casilli è stato vicepresidente del Consiglio regionale, Barone assessora al Welfare e Di Bari delegata alla Cultura».

Di conseguenza, qualora dovessero essere riconfermati i tre uscenti ambiscono a responsabilità di peso nella prossima legislatura se il Campo Largo dovesse vincere le elezioni. In pratica, verrebbe chiesto un assessorato.Tuttavia, per approdare in giunta regionale o in un altro incarico bisogna farsi prima rieleggere. Secondo i calcoli dei dirigenti «il Movimento 5Stelle potrebbe prendere dai quattro ai cinque consiglieri regionali». Confermando la pattuglia attuale, anche se nel 2020 i pentastellati fecero gara a sé e quindi furono costretti a dividere il bottino delle minoranze con il centrodestra. I primi tre potrebbero essere eletti a Bari, Lecce e Foggia, di conseguenza i tre che avranno la deroga sono considerati in pole position. Intanto, bisogna completare le liste, rendendole competitive.

In tutte le province i coordinatori pentastellati sono impegnati in una sorta di casting per arruolare alla causa del Movimento esponenti della società civile, professionisti, ma anche eletti nelle amministrazioni comunali per rendere competitive le nostre formazioni e soprattutto la proposta politica. Insieme alle liste, però, nei 5Stelle si sta ragionando su quali temi caratterizzanti dovranno essere inseriti nel programma che il candidato presidente Antonio Decaro sta mettendo a punto. Un lavoro che vede al centro le questione ambientali, a partire da quella dei rifiuti, e soprattutto i problemi inerenti la legalità per cui lasciarono lo scorso anno la maggioranza di Michele Emiliano.

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