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Legge anti-sindaci in Puglia, la Corte costituzionale si esprimerà il 9 luglio

La norma, inserita nella legge di Bilancio approvata dal Consiglio regionale a dicembre, è stata impugnata dal Governo

I sindaci di Puglia dovranno aspettare fino al 9 luglio per sapere se la Corte costituzionale darà ragione al Governo sull’impugnazione della norma, inserita nella legge di bilancio a dicembre, che impone ai primi cittadini di doversi dimettere sei mesi prima della scadenza naturale della legislatura per candidarsi al consiglio regionale.

Lo rende noto il sindaco di Bari Vito Leccese, il quale si dice «soddisfatto» della calendarizzazione del ricorso.

Fino a quella data, quindi, ci sarà solo la possibilità che lo stesso consiglio regionale abroghi la norma, così come chiesto da più parti, non solo dai sindaci. Fino a ora, i tentativi sono andati a vuoto, in quanto l’abrogazione è all’interno di un pacchetto di riforme più ampio in materia elettorale. Modifiche che fino a oggi non hanno trovato intese nella maggioranza, nonostante i ripetuti tentativi da parte soprattutto del Pd.

Così, in due giorni la Consulta interviene sulle prossime elezioni regionali, prima dichiarando incostituzionale la legge sul terzo mandato della Regione Campania e ora con la fissazione dell’udienza sulla cosiddetta Legge anti sindaci.

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