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Le feste in Puglia: Pasqua a casa nel segno della tradizione, pasquetta tra agriturismo e picnic

Il pranzo di Pasqua, per i pugliesi, è a casa: otto su dieci hanno scelto di trascorrere la festa in famiglia e per imbandire le tavole hanno speso oltre 150 milioni di euro. È il bilancio di Coldiretti Puglia secondo cui, invece, a pasquetta «due pugliesi su cinque sceglieranno agriturismo e picnic all'aperto anche grazie…
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Il pranzo di Pasqua, per i pugliesi, è a casa: otto su dieci hanno scelto di trascorrere la festa in famiglia e per imbandire le tavole hanno speso oltre 150 milioni di euro.

È il bilancio di Coldiretti Puglia secondo cui, invece, a pasquetta «due pugliesi su cinque sceglieranno agriturismo e picnic all’aperto anche grazie al clima mite».

La maggioranza dei pugliesi, dunque, «ha optato per le tavolate tra le mura domestiche, con una media di sei invitati – spiega Coldiretti Puglia – e preparare il pranzo si sono impiegate circa due ore ai fornelli. Le regine delle tavole restano le uova, che proprio a Pasqua vedono il periodo di più alto consumo con circa 10 milioni di pezzi».

L’alimento più rappresentativo della tradizione pasquale per la maggioranza dei pugliesi, però, «resta la carne d’agnello che viene servita in quasi la metà delle tavole (46%) in case, ristoranti e agriturismi», aggiunge l’associazione.

A tavola, in Puglia, vincono le «ricette della tradizione che caratterizzano le diverse aree della Puglia con il principe della tavola pasquale che è il Cutturiddu, agnello cotto nel brodo con le erbe tipiche delle Murge, ma anche “il benedetto“, un piatto composto dal capocollo di Martina Franca posto su un letto di fette d’arancia condite con un filo d’olio d’oliva, ricotta fresca, asparagi, taralli bolliti e uova sode». Una variante di fave e cicorie legata alla tradizione «è l’incrapiata dove al purè vengono aggiunti pezzi di pane fatto in casa e abbrustolito, accompagnata da cipolle rosse o dai cornaletti, peperoni verdi lunghi fritti».

In Puglia, conclude Coldiretti, «non possono poi mancare le varianti di menù a base di pesce, con il baccalà fritto, pasta asparagi e gamberetti, o le grandi fritture a base di “paranza”, seppie e gamberi».

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