Fino a pochi anni fa, vivere al Sud significava anche godere di un senso di tranquillità che sembrava opporsi alle ansie dei grandi centri del Nord. Oggi quel sentimento di sicurezza si sta sgretolando, soprattutto in Puglia e Basilicata, dove il timore di subire aggressioni o crimini ha iniziato a condizionare profondamente la vita quotidiana. È quanto emerge dal primo Rapporto Univ-Censis “La sicurezza fuori casa”, che racconta un’Italia attraversata da paure diffuse, in particolare nel Mezzogiorno.
Il dato
Un dato su tutti: il 38,1% degli abitanti del Sud ha rinunciato almeno una volta a uscire di casa per paura. Una cifra che racconta meglio di qualunque statistica l’erosione della fiducia nello spazio pubblico, un tempo considerato più familiare e gestibile. La percezione è ancora più acuta tra le donne e i giovani, tra i quali oltre la metà ha evitato di uscire almeno una volta. In Puglia e Basilicata questo clima si traduce in un cambiamento concreto degli stili di vita. Il 60% dichiara di avere paura quando rientra a casa la sera o la notte. Un sentimento legato a una realtà che parla di reati in crescita, soprattutto quelli a sfondo sessuale. Anche i giovani pugliesi e lucani, che un tempo rappresentavano la fascia più dinamica e resiliente della popolazione, oggi appaiono sempre più condizionati dalla sensazione di insicurezza. Oltre il 52% di loro ha rinunciato almeno una volta a uscire di sera per paura di subire un’aggressione. La criminalità, un tempo percepita come “conosciuta” e quindi in qualche modo gestibile, ora viene vista come più imprevedibile e invasiva. In contesti dove la rete dei servizi è più fragile e lo Stato fatica a garantire una presenza capillare, cresce il ricorso alla sicurezza privata.
La vigilanza
In Puglia e Basilicata si fa strada un modello misto pubblico-privato, dove gli operatori della vigilanza diventano figure sempre più centrali. Le imprese del settore stanno investendo in formazione, tecnologia e qualità del servizio. Ma in Puglia e Basilicata, il loro ruolo assume un valore ancora più cruciale: colmare il divario crescente tra il bisogno di sicurezza e la capacità dello Stato di rispondere in modo efficace e tempestivo. Così, il Sud, che per lungo tempo ha trovato forza e protezione nel senso di comunità, oggi si scopre più esposto, più fragile, più solo. E la paura, da sentimento passeggero, rischia di diventare condizione permanente.