Nasce in Puglia il primo e, finora unico, premio intitolato alla memoria di Ezio Bosso, uno dei più efficaci, empatici e attivi divulgatori musicali che ha operato per la difesa, la diffusione e l’accessibilità a tutti del grande repertorio musicale, inteso come strumento d’ascolto e dialogo e come mezzo di benessere psicofisico.
A cinque anni dalla sua scomparsa, la Regione Puglia ha istituito il Premio Ezio Bosso per la divulgazione musicale, inserito nel calendario unico delle attività culturali e di spettacolo per il 2025.
Il Premio, promosso dall’associazione “Ezio Bosso”, sarà realizzato con il supporto di Puglia Culture e si terrà al Teatro Kursaal Santalucia di Bari, dove uno dei palchi sarà intitolato proprio al Maestro.
Ezio Bosso e la Puglia
Bosso ha lasciato una traccia indelebile in Puglia insieme alla sua orchestra Epo, in particolare negli ultimi anni della sua carriera e della sua vita: «Ha scelto tante volte la Puglia per raccontare sé stesso e la musica attraverso tutte le sue sfumature: la bellezza e l’intensità, la forza e la fragilità», ricorda il presidente della Regione Michele Emiliano. E per la Puglia «questa iniziativa assume un grande prestigio, tanto più perché nel segno di Bosso saranno ricordati i maggiori compositori pugliesi del passato e premiati quelli più talentuosi del presente».
Il recupero della memoria musicale pugliese
Per l’assessora regionale alla Cultura Viviana Matrangola, «nel nome di uno dei maggiori compositori, pianisti, direttori d’orchestra e divulgatori musicali dei nostri tempi, il Premio Bosso realizzerà un’importante azione di audience development intorno alla musica classica e da camera, un filone spesso ai margini della scena contemporanea ma che ha invece un ruolo primario nella formazione e nella comprensione della cultura pugliese, italiana e occidentale».
Il Premio si rivolge soprattutto ai giovani attraverso il recupero della memoria musicale pugliese, costellata di compositori e interpreti di grande spessore artistico, e mediante il riconoscimento delle eccellenze musicali del nostro territorio. Un’occasione prestigiosa e unica per premiare i nostri talenti, sviluppare la filiera della musica da camera e dare il giusto risalto nazionale ad artisti, istituzioni e altri attori impegnati in questo settore.
Tommaso Bosso, nipote di Ezio e presidente dell’associazione a lui intitolata, spiega che il Premio è «un progetto che non vuole solo ricordare Ezio, ma proseguire concretamente il suo pensiero e il suo esempio, rendendolo fertile nel presente e nel futuro».
Il Maestro Libetta direttore artistico del Premio Bosso
La direzione artistica del Premio Bosso è affidata al Maestro Francesco Libetta, secondo il quale l’iniziativa «sollecita il mondo degli operatori e divulgatori della tradizione musicale, ed è evidentemente chiamata a scrivere una pagina di cultura nazionale. Perché aiuterà tutti, e soprattutto le giovani generazioni, a vivere con consapevolezza e più completamente il mondo contemporaneo».