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Il portale web “chiavi in mano, tutto incluso”. Così Lerario spendeva il denaro dei pugliesi

Un portale web “chiavi in mano, senza nessuna preoccupazione, tutto incluso”. Voleva stare tranquillo Mario Antonio Lerario, a capo della Protezione civile regionale fino al 23 dicembre scorso, data del suo ingresso in carcere per corruzione. Voleva un sito che si proponesse di “fornire un servizio aperto a tutti i cittadini”, che abbattesse “le barriere…

Un portale web “chiavi in mano, senza nessuna preoccupazione, tutto incluso”. Voleva stare tranquillo Mario Antonio Lerario, a capo della Protezione civile regionale fino al 23 dicembre scorso, data del suo ingresso in carcere per corruzione. Voleva un sito che si proponesse di “fornire un servizio aperto a tutti i cittadini”, che abbattesse “le barriere informatiche che possono eventualmente impedire la consultazione agli utenti disabili o in possesso di computer obsoleti”.

E allora, la scelta è caduta sulla stessa azienda che si era abbondantemente adoperata per la promozione dell’immagine della Protezione civile, con gadget, calendari e targhe artigianali, documentari e gigantografie. La storia dell’ennesimo affidamento diretto ad un’azienda amica, e che potrebbe riservare alla Regione quantomeno un’eccezione della Corte dei conti per spreco di denaro pubblico, nasce durante il primo e più grave lockdown da Covid 19, con la necessità di diffondere tutte le informazioni relative ad un importante progetto: la piattaforma HCasa, nell’ambito del protocollo operativo COVID@CASA-COVID_19 Management Syste, sottoscritto il 24 marzo 2020. Sembrò importante allora implementare sistemi che potessero curare i pazienti senza la necessità del ricovero in ospedale, ma nelle loro abitazioni, grazie ad una efficace rete di controllo domiciliare.
Nacque così la piattaforma di teleassistenza clinica Hcasa, hashtag #accasa, che si muoveva su due fronti: una app per il cittadino, per una prima auto-diagnosi informativa mediante questionario, e un contatto con il medico di famiglia che, se opportuno, avrebbe fatto un pre-triage telefonico. E un portale web per gli operatori sanitari.
Qui entra in gioco il dirigente della Protezione civile che si preoccupa di diffondere capillarmente le informazioni relative al progetto: “si rende necessaria – scrive nella determina – la realizzazione di un portale su cui confluiscano le informazioni”, e che abbia una “comunicazione efficace”. Da qui al preventivo richiesto alla srl, con sede a Bari, Modugno, Roma e Dubai, il passo è diretto.
Il preventivo, di ben 79.605 euro, arriva ed è approvato, “vista l’urgenza dei servizi e delle attività da eseguire, al fine di poter meglio gestire l’emergenza sanitaria in corso”. Affare fatto, a firma di Lerario e di Antonio Mercurio, responsabile della pianificazione e realizzazione lavori, impianti, reti ed efficientamento energetico, anche lui indagato nella maxinchiesta sulla gestione della Protezione civile.
Ancora una volta, come scrive la gip Anna Perrelli nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Lerario, si evidenzia l’abitudine dell’ex dirigente a ricorrere ad «affidamenti diretti, frazionamenti impropri degli appalti, e soprattutto di aggiudicazioni frequenti in favore di una rosa di operatori economici».
E, tra sito web interattivo, campagna di comunicazione per curare l’immagine della Protezione civile, foto e video per l’inaugurazione della nuova sede a Barletta, l’agenzia (che non risulta indagata)ha ricevuto dalla Regione Puglia, tra il 2020 e il 2021 pagamenti per oltre 120 mila euro, parte dei quali relativi alle prime due tranche di liquidazioni per il sito.
La stessa agenzia nel 2013 ha realizzato il sito internet del Dipartimento delle Riforme costituzionali, nel 2016, quando Mario Lerario era commissario liquidatore dell’Eipli, l’Ente dell’irrigazione e trasformazione fondiaria (incarico per il quale è sotto processo a Potenza, per corruzione), ha curato il sito dell’Ente, nel 2019 quello dell’Arpal (l’Agenzia regionale pugliese per le politiche attive del lavoro).
Il 2019, poi, è l’anno in cui l’agenzia di comunicazione si lega con la Protezione civile, realizzando una targa celebrativa, in copertina del calendario ufficiale 2021, il video di Natale del 2020, il kit organizer (composto da calendario e agenda), reportage fotografici e video in occasioni ufficiali, come la visita di Papa Francesco.
E ancora: in occasione dell’apertura e dell’evento di inaugurazione della fabbrica di mascherine, nell’agosto 2020, cura la direzione artistica relativa alla produzione grafica e selezione delle immagini utili alla realizzazione degli allestimenti fotografici esposti sul perimetro del capannone di produzione. Per intenderci, le gigantografie di Lerario e del governatore Michele Emiliano, rimosse nei giorni scorsi.
La ricostruzione fin qui fatta non è contenuta negli atti giudiziari, ma è frutto di una ricerca da noi condotta negli atti firmati da Mario Lerario durante il suo mandato, e che continueremo a fare.

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