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Ferrovie, in Puglia si avvicina la rivoluzione: la Regione accelera sul nuovo gestore

Entra nel vivo il progetto per la creazione di una nuova società regionale che gestirà le infrastrutture ferroviarie in Puglia: una rivoluzione partita nel 2021 con una delibera regionale che fissò i criteri per spacchettare l’attività di esercizio dalla gestione di binari, stazioni, case cantoniere, sistemi di sicurezza. In realtà si tratta di un obbligo disatteso sebbene imposto da una legge statale del 2014 in ossequio ai principi stabiliti dall’Unione europea. Adesso l’obiettivo si avvicina così com’è emerso dagli incontri bilaterali tenuti dall’assessore ai trasporti Debora Ciliento con i cinque concessionari pugliesi: Ferrovie Statali, Sud Est, Fal, Ferrovie del Gargano, Ferrotramviaria e Fal.

La prospettiva

Sinora treni e binari venivano gestiti dalle stesse società ferroviarie che assicuravano anche l’attuazione dei cospicui investimenti previsti. A breve, invece, la rete infrastrutturale passerà in blocco sotto il controllo della Regione Puglia. Prima, però, va individuato l’assetto giuridico del nuovo soggetto deputato a gestire le infrastrutture ferroviarie. Tre le ipotesi in campo: la nascita di una nuova società regionale sul modello di Aeroporti di Puglia, con tanto di cda da nominare, revisori e quant’altro. In alternativa una società mista coinvolgendo un partner privato nella forma ed in misura da stabilire. O, ancora, l’affidamento ad un privato per il tramite di una gara pubblica.

L’inventario

Nel frattempo l’agenzia regionale Asset s’è portata avanti con il lavoro e da circa un anno sta facendo l’inventario della rete ferroviaria pugliese da acquisire. Uno studio approfondito costato circa sei milioni di euro che riguarda oltre 700 chilometri di strade ferrate intervallate da stazioni, case cantoniere ed altre infrastrutture. Per scansionare con precisione l’esistente sarà utilizzato un treno speciale della Mer Merk di Monopoli in grado di restituire l’analisi georeferenziata delle infrastrutture in formato tridimensionale. I rilievi saranno completati entro la prossima estate. Dopodiché partirà il trasferimento del personale dedicato, attualmente al servizio dei cinque concessionari, pari a circa 700 dipendenti. Unico “neo” il riscatto dal demanio della Regione Basilicata del tratto lucano delle Ferrovie Appulo Lucane.

I tempi

Il nuovo gestore vedrà la luce indicativamente fra un anno, a maggio 2026. Una svolta, dicono dall’assessorato regionale ai trasporti, in grado di garantire la cosiddetta intermodalità delle linee, dal Gargano al Salento. Il gestore unico promette di abbattere i costi, migliorare l’efficienza e la sicurezza delle strade ferrate. Dopo le resistenze iniziali i concessionari hanno sostanzialmente approvato l’operazione che andrà avanti a ritmo serrato nei prossimi mesi.

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