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Cassano fuori dall’Udc, Chiarelli: «Il partito ha congedato lui e Puglia popolare» – L’INTERVISTA

Onorevole Chiarelli, l'Udc in Puglia è impegnato in una fase di rilancio. Quali sono le iniziative principali che state adottando per riorganizzare il partito a livello regionale? «Stiamo lavorando per rafforzare la presenza dell'Ud in Puglia con un approccio capillare, partendo dai territori e coinvolgendo attivamente cittadini, amministratori locali e rappresentanti della società civile. L'obiettivo…

Onorevole Chiarelli, l’Udc in Puglia è impegnato in una fase di rilancio. Quali sono le iniziative principali che state adottando per riorganizzare il partito a livello regionale?

«Stiamo lavorando per rafforzare la presenza dell’Ud in Puglia con un approccio capillare, partendo dai territori e coinvolgendo attivamente cittadini, amministratori locali e rappresentanti della società civile. L’obiettivo è costruire una rete solida e dinamica che sappia attrarre i moderati pugliesi, spesso delusi da un civismo che si traduce solo in occupazione di poltrone e gestione del potere».

Quali sono, in concreto, le linee programmatiche dell’Udc Puglia?

«Le nostre priorità sono orientate a rispondere alle sfide attuali con un approccio pragmatico e concreto. Vogliamo sostenere le famiglie con politiche che favoriscano la natalità e il welfare, creare condizioni favorevoli per il lavoro, soprattutto per i giovani, e promuovere un’economia che integri il libero mercato con il principio della sussidiarietà».

Guardando alla cronaca politica, come giudica l’uscita del gruppo che fa riferimento a Cassano e a Puglia Popolare?

«È stata una decisione della direzione nazionale dell’Udc quella di porre fine ad un rapporto che ormai non poteva più proseguire. È l’Udc che ha congedato Cassano e Puglia Popolare. Questi ultimi infatti hanno assunto posizioni autonome e spesso in contrasto con la linea tracciata dal partito, alternando alleanze su fronti opposti. Un modus operandi assolutamente incompatibile con i principi dell’Udc che alle lunghe hanno reso non più agibile la convivenza».

Qual è il ruolo della segreteria nazionale e del segretario Lorenzo Cesa in questa riorganizzazione dell’Udc in Puglia?

«La collaborazione con il Segretario nazionale Lorenzo Cesa è fondamentale per allineare la nostra azione politica con quella nazionale, creando sinergie che rafforzino il partito a tutti i livelli. Lavoriamo insieme per portare avanti un progetto che metta al centro i bisogni delle persone e i valori che da sempre contraddistinguono l’Udc. Con il consigliere regionale Francesco Lanotte, vice commissario regionale del partito, siamo convinti che solo attraverso una stretta collaborazione tra livello regionale e nazionale si possa realmente fare la differenza».

Quale partito ha trovato assumendo l’incarico di commissario regionale?

«L’Udc è una realtà a livello nazionale consolidata e con una tradizione politica importante. È in grande salute e fortemente radicata soprattutto in Puglia. In questi giorni, incontrando amministratori e dirigenti di tutte le province, ho personalmente verificato l’interesse per un partito che si presenta come il vero centro, la vera casa dei moderati, uniti dai valori cristiani che affondano le radici nella storia dello scudo crociato».

Si parla insistentemente di possibile ritorno al voto per le province, mentre per certo a breve ci sarà il rinnovo del consiglio regionale; come si posizionerà l’Udc in Puglia?

«L’Udc è nel centrodestra, rappresenta un momento di mediazione all’interno della coalizione rispetto a posizioni più estreme. Il sistema politico italiano da tempo tende alla polarizzazione, per questo è importante la presenza di forze politiche che rappresentino tutte le istanze. Le scelte di natura elettorale si faranno nel rispetto dei tempi e soprattutto con il massimo confronto tra alleati. L’auspicio è quello che si possano creare le condizioni per un necessario cambiamento dopo un ventennio di amministrazioni di sinistra che hanno fallito su tutti i fronti a cominciare dalla sanità ormai al collasso».

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