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Casa sollievo della Sofferenza, il caso in Regione Puglia. Emiliano: «Superare il conflitto con i lavoratori» – VIDEO

È arrivato in Regione Puglia il caso del contratto del personale dell’ospedale Casa sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo.

Stamattina i rappresentanti sindacali, il direttore generale dell’ospedale Gino Gumirato e il direttore amministrativo dell’Asl Foggia, Michelangelo Armenise, hanno incontrato il presidente della Regione Michele Emiliano, il presidente della Task force per l’occupazione, Leo Caroli, e il direttore del dipartimento regionale Salute, Vito Montanaro.

«Ho dato la nostra disponibilità a dare supporto a Casa sollievo della Sofferenza per uscire da questo muro contro muro», spiega Emiliano a margine dell’incontro, sottolineando che «abbiamo anche abbassato i toni».

La speranza, ora, è che «questo lavoro di mediazione della Regione Puglia abbia successo e che quindi si possa superare la proposta di cambio del contratto che non mi pare decisiva per risolvere le varie problematiche che in questo momento attanagliano l’ospedale. Ci sono – evidenzia Emiliano – altre soluzioni diverse da quelle di aprire il conflitto con i lavoratori e noi cercheremo di dare una mano per fare in modo che questa strada sia preferita dalla Direzione generale della Fondazione».

Secondo Leo Caroli «abbiamo bisogno di tempo perché al tavolo Sepac (la task force per l’occupazione) le parti possano traguardare un’intesa definitiva. Per fare questo – sottolinea – ci sarà bisogno di un contesto favorevole che la revoca del provvedimento di cambio contrattuale sicuramente determinerà».

Caroli spiega che «al tavolo tecnico sarà possibile svolgere un lavoro di approfondimento che risulterà utile anche al futuro presidente della Regione». Oggi, conclude il presidente della task force regionale, «grazie al contributo essenziale dei sindacati ed alla nuova disponibilità della Fondazione, abbiamo potuto fare un importante passo avanti».

Stando a quanto si apprende, la Fondazione ha revocato la comunicazione inviata ai lavoratori per passare al contratto previsto per le case di cura private. Da parte loro, i sindacati, hanno fermato lo stato di agitazione e cancellato lo sciopero previsto per il 9 gennaio.

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