Le strade pugliesi si trasformano in un’esplosione di colori e profumi. I balconi fioriti sono ormai diventati molto più che un vezzo estetico. Rappresentano un fenomeno culturale, un richiamo turistico e persino un piccolo motore economico.
La tradizione
La tradizione di adornare balconi e davanzali con piante ornamentali non è nuova nel territorio regionale, ma nell’ultimo periodo ha conosciuto una rinascita, affermandosi come vera e propria tendenza. Il merito è anche dei social, con scatti di bouganville rampicanti, gerani rossi e bianchi, petunie e lavanda che incorniciano scorci di pietra bianca e calce viva. «È una forma di orgoglio locale – racconta Angelo Dedonato, architetto del verde – curare il proprio balcone è come raccontare una storia, la storia di chi vive in Puglia. E oggi sta diventando un vero e proprio biglietto da visita anche per il turismo».
Le statistiche
Secondo i dati forniti dalle associazioni di categoria locali, negli ultimi due anni le vendite di piante ornamentali da esterno sono aumentate del 27%, con un picco tra aprile e maggio. Un settore florovivaistico in crescita, che coinvolge vivai, garden center e piccoli artigiani locali. «In passato decorare i balconi rappresentava una spesa personale – spiega Luigi Santorelli, gestore di un vivaio nella Bat – oggi ci sono bandi pubblici, premi per i balconi più belli e una nuova consapevolezza ambientale. La gente è disposta a investire tra i 50 e i 200 euro a stagione per fiori e manutenzione».
Donne e giovani
I protagonisti di questo rinascimento floreale in Puglia sono prevalentemente donne tra 35 e 65 anni, ma anche molti giovani e stranieri che acquistano seconde case nei borghi pugliesi. Maria Paola, insegnante di Taranto, racconta frequentemente sui social le sue abitudini quotidiane: «Mi prendo cura del mio balcone come di un piccolo giardino pensile. È il mio rifugio. Ho imparato tutto grazie a tutorial online e ai consigli del fioraio sotto casa».
La scelta comunitaria
Accanto alla motivazione estetica e personale, c’è anche una dimensione comunitaria. Alcune associazioni locali promuovono concorsi stagionali, corsi di giardinaggio urbano e giornate di scambio di semi e talee. L’obiettivo è quello di coltivare bellezza, ma anche relazioni. Non si tratta, infatti, solo di decorazione.
La scelta sostenibile
I balconi fioriti rappresentano una scelta sostenibile: migliorano la qualità dell’aria, riducono l’impatto delle isole di calore nei centri urbani e favoriscono la biodiversità urbana, attirando insetti impollinatori come api e farfalle. «È importante scegliere specie resistenti al clima mediterraneo – consiglia l’agronoma Ornella Maggetti – gerani, lavanda, rosmarino e bouganville richiedono poca acqua, sono resistenti e hanno un forte valore simbolico per il nostro territorio». Con il crescente interesse verso pratiche di vita più lente, ecologiche e legate al territorio, i balconi fioriti sembrano, dunque, destinati a diventare una firma distintiva dei borghi pugliesi. Una bellezza accessibile a tutti, fatta di piccoli gesti quotidiani. In Puglia quel gesto è ormai una forma di identità. E i balconi parlano, silenziosamente, di cura e appartenenza.