La figura di un commissario straordinario unico per colmare il vuoto di potere in cinque aziende sanitarie pugliesi scadute la scorsa settimana. È la mossa a sorpresa con cui ieri il presidente Michele Emiliano ha ribaltato il tavolo in giunta regionale, proponendo la nomina del direttore del Dipartimento Salute Vito Montanaro a commissario straordinario unico delle cinque aziende sanitarie con i vertici scaduti: Asl Bari, Asl Taranto, Policlinico Riuniti di Foggia e i due Irccs, De Bellis e Giovanni Paolo II. Una decisione inattesa che ha spiazzato gli assessori, a cominciare dal vicepresidente con delega alla Sanità Raffaele Piemontese, pronto a portare in approvazione una delibera molto diversa: un semplice prolungamento di 15 giorni dei commissariamenti già in corso.
Una proroga che sarebbe andata a sommarsi ai sei mesi canonici previsti dalla legge e ai successivi 45 giorni aggiunti “per analogia” con i contratti della pubblica amministrazione. Sul tavolo c’era anche un’altra ipotesi: rinnovare l’intero semestre di commissariamento giustificandolo con l’eccezionalità della fase politica, sospesa tra il governo uscente e quello che nascerà dopo le regionali. Ma Emiliano ha bruciato ogni alternativa, superando persino il parere favorevole dell’Avvocatura regionale.Alla base della sua decisione c’è un timore preciso: un possibile intervento della Corte dei Conti. I magistrati contabili, infatti, potrebbero contestare l’ulteriore estensione di contratti formalmente scaduti senza motivazioni stringenti, configurando un potenziale danno erariale.
Il rischio si intreccia con il braccio di ferro politico in corso con il suo successore designato, Antonio Decaro, che ha chiesto di congelare la nomina dei nuovi direttori generali fino alla proclamazione del nuovo presidente. Da qui la soluzione “Montanaro”: un commissario unico dotato della possibilità di nominare sub-commissari tra i dirigenti già in servizio nelle stesse aziende, evitando così costi aggiuntivi per la Regione. Una via d’uscita amministrativa, ma anche una mossa politica che non tutti in giunta hanno digerito.
La discussione si è infatti rapidamente infiammata, costringendo Emiliano a sospendere la seduta e rinviarla a oggi. Dopo ore di confronto serrato, la mediazione raggiunta affida proprio a Piemontese la stesura del provvedimento definitivo che dovrebbe formalizzare Montanaro come super-commissario.Un compromesso fragile che fotografa perfettamente la fase: una sanità regionale senza guida, una giunta divisa e un presidente uscente che tenta di blindare l’assetto fino all’ultimo minuto utile. In attesa che dalle urne arrivi un nuovo governo e, si spera, una nuova stabilità.










