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A Trani nascono i “Cantieri di Legalità” in un bene confiscato alla criminalità organizzata

Il capannone industriale in contrada Curatoio a Trani, sequestrato e confiscato a Salvatore Annacondia e assegnato all’amministrazione comunale dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati alla criminalità organizzata, diventerà un cantiere navale e centro polifunzionale per la formazione professionale. Il progetto “Cantieri di Legalità”, presentato dal comune di Trani in partnership con…
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Il capannone industriale in contrada Curatoio a Trani, sequestrato e confiscato a Salvatore Annacondia e assegnato all’amministrazione comunale dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati alla criminalità organizzata, diventerà un cantiere navale e centro polifunzionale per la formazione professionale.

Il progetto “Cantieri di Legalità”, presentato dal comune di Trani in partnership con la comunità Oasi2 San Francesco onlus, ha ottenuto un finanziamento di 998mila euro dal Ministero dell’interno che permetterà di ristrutturare un edificio in disuso e alcune aree annesse per dar vita a un cantiere navale che offrirà occasioni di lavoro o di riqualificazione professionale per persone svantaggiate.
Il centro di formazione, invece, è stato pensato per giovani ormai fuori dai circuiti scolastici e formativi ma non ancora inseriti in percorsi professionali e di lavoro, per le persone provenienti dai circuiti penali o impegnati in percorsi di recupero dalle dipendenze.
«Dei tanti finanziamenti ottenuti nel corso di questi 4 anni di governo della città – dice il sindaco, Amedeo Bottaro – questo è sicuramente uno dei più qualificanti per la mia Amministrazione. Siamo di fronte a una progettazione che farà di Trani e del nostro territorio un autentico modello sociale. L’ulteriore riconversione del bene in una struttura utile alla collettività, con l’interesse di creare i presupposti più basilari per l’integrazione di categorie di persone marginalizzate, non può che renderci orgogliosi. Il finanziamento inoltre ci permetterà di diventare un punto di riferimento per la formazione professionale ed i servizi al lavoro. Sarà una conquista per tutta la nostra comunità».
Attualmente, il capannone oggetto di intervento è gestito dalla Comunità Oasi2 San Francesco Onlus, che ha maturato oltre trent’anni di esperienza nel settore delle dipendenze patologiche. Proprio in contrada Curatorio, dopo un iter amministrativo non facile, la Comunità Oasi2 oggi gestisce la Comunità Terapeutica Controvento, una comunità di tipo residenziale per il trattamento di dipendenze da sostanze, da alcol e da gioco d’azzardo.
Il progetto esecutivo per il recupero del bene è affidato al collettivo di architettura MUA.

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