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Potenza, immobile confiscato alla mafia diventerà una casa famiglia

La villa sequestrata al boss potentino Renato Martorano in contrada Marrucaro alla periferia del capoluogo esattamente tredici anni fa, nel gennaio 2009, diventerà presto una casa famiglia. Si tratta di un progetto di cohousing che rientra nella legge “Dopo di noi” del 2016 al fine di tutelare i portatori di handicap grave. È destinato, appunto,…
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La villa sequestrata al boss potentino Renato Martorano in contrada Marrucaro alla periferia del capoluogo esattamente tredici anni fa, nel gennaio 2009, diventerà presto una casa famiglia.

Si tratta di un progetto di cohousing che rientra nella legge “Dopo di noi” del 2016 al fine di tutelare i portatori di handicap grave. È destinato, appunto, come si evince dal nome del testo di legge, a tutte quelle persone disabili che sono prive del sostegno familiare o che purtroppo non possono più contare sul supporto dei genitori diventati anziani.
L’immobile in costruzione venne posto sotto sequestro dal Ros dei Carabinieri nell’ambito dell’operazione “Nibbio” su disposizione dei pm Basentini e Woodcock. È in buona sostanza un bene confiscato alla mafia e assegnato al Comune che ha pubblicato la gara d’appalto per l’affidamento dei lavori partendo da un importo base di circa 400mila euro.
La villa in costruzione priva di allacci elettrici e degli impianti idrico sanitari, comprende un seminterrato, un primo ed un secondo piano; circa 850mq con terrazza e scala laterale. «L’intervento – ha sottolineato il vicesindaco di Potenza, Antonio Vigilante – che ha tutti i requisiti di una “Best practices”, riqualificherà un bene sequestrato alla mafia per destinarlo al futuro delle persone con disabilità gravi dopo la morte di parenti che non possono più prendersi cura di loro e per evitare il ricorso automatico alla ospedalizzazione quando i genitori verranno a mancare». Il progetto che prevede di adeguare la struttura ad una sostenibilità energetica e garantirà una struttura a zero barriere architettoniche, giunge all’indomani del contributo di 3,5milioni di euro trasferiti dalla Regione Basilicata al Comune di Potenza per la riqualificazione e la “rigenerazione urbana” del settore 15 di Bucaletto.

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