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Siccità, la Basilicata va in soccorso alla vicina Puglia: verso la compensazione idrica

In attesa dello sciopero del 21 luglio degli agricoltori del materano, tiene banco la proposta di compensazione tra Basilicata e Puglia per l’uso irriguo in agricoltura. L’appuntamento Lunedì ci sarà l’appuntamento decisivo per procedere, il tavolo verde (che mette insieme sindacati e istituzioni) si riunirà a Potenza. Intanto l’assessore regionale, Cicala ieri ha fatto il…
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In attesa dello sciopero del 21 luglio degli agricoltori del materano, tiene banco la proposta di compensazione tra Basilicata e Puglia per l’uso irriguo in agricoltura.

L’appuntamento

Lunedì ci sarà l’appuntamento decisivo per procedere, il tavolo verde (che mette insieme sindacati e istituzioni) si riunirà a Potenza. Intanto l’assessore regionale, Cicala ieri ha fatto il punto della situazione sugli invasi, sull’acqua che rimane.

I numeri

Un fatto appare certo, l’emergenza resta in Basilicata, per il terzo anno consecutivo con i principali invasi – Monte Cotugno e Pertusillo – in deficit di circa 50 milioni di metri cubi. Eppure, grazie a un incremento delle prese emergenziali, da 5 a ben 30, si è riusciti a garantire l’irrigazione su oltre 25.000 ettari coltivati. A ribadirlo è l’assessore regionale alle politiche agricole Carmine Cicala, che ieri in conferenza stampa ha chiarito i termini di una proposta cruciale: la compensazione idrica con la Regione Puglia.

L’obiettivo

Obiettivo, incrementare la disponibilità dalla diga di Conza situata in Campania, sullo schema dell’Ofanto, per garantire le culture nel Levellese, dall’altra una compensazione temporanea per il Tarantino, dallo schema Sinni, limitata a pochi giorni, necessari ad aprire la galleria di San Giuliano che sarà utilizzata in prospettiva dalle colture lucane.

Afflusso idrico a luglio

Mentre a luglio l’afflusso idrico è aumentato, ma nello stesso tempo sono stati evidenziati usi irrighi non autorizzati che minano la regolarità del servizio e resta il problema delle perdite sulla rete di distribuzione. Altro nemico, è l’assenza di piogge e il caldo estivo che minaccia i raccolti e le semine autunnali e invernali. Ma questo a dire la verità era abbastanza previsto. Di certo nel materano si teme di perdere i raccolti. «Le turnazioni capestro di oltre sei giorni di mancata irrigazione programmate dal Consorzio di Bonifica,-spiega Vincenzo Devincenzis, coordinatore del comitato emergenza irrigua Agri-Sinni comunicarlo.- su tutto il comprensorio irriguo di Montalbano e del Metapontino serviti dall’ invaso di Montecotugno hanno compromesso completamente i raccolti di kiwi agrumi pere, susine, caki, fichi, uva, olive, kiwi ed arboree in generale; in molte zone già si manifesta la perdita totale anche degli impianti arborei». Vedremo la Regione che cosa risponderà.

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