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Secondo giorno di votazioni a Montecitorio. Zaia: «Cerchiamo di fare veloce»

Dalla ricerca di sintesi allo scontro frontale. Sono iniziate le votazioni a Montecitorio, dove anche oggi vincerà la cosiddetta “signora scheda bianca”. Ma il rischio è che si arrivi giovedì a una “prova muscolare” tra le forze. Se non a una scelta, comunque dì rottura, tra il premier Mario Draghi e Pier Ferdinando Casini. Fra…

Dalla ricerca di sintesi allo scontro frontale. Sono iniziate le votazioni a Montecitorio, dove anche oggi vincerà la cosiddetta “signora scheda bianca”. Ma il rischio è che si arrivi giovedì a una “prova muscolare” tra le forze. Se non a una scelta, comunque dì rottura, tra il premier Mario Draghi e Pier Ferdinando Casini.

Fra poco il centrodestra proporrà la propria rosa dì nomi, tra i quali spiccano quelli dì Franci Frattini e Maria Elisabetta Alberti Casellati, entrambi in grado dì prendere voti da altri partiti. Così come in una partita a poker dove ognuno deve esprimere la propria forza (e bluffare), anche il centrosinistra è pronto a fare i nomi, tra cui quello di Andrea Riccardi della comunità dì Sant’Egidio e quello dì Rosy Bindi.
Nomi di bandiera, in realtà, che hanno tutti un obiettivo: dare una risposta a Draghi. Sembra infatti che i parlamentari di tutte le forze non abbiano gradito il modo di fare del premier, che avrebbe imposto i propri uomini al governo senza volerne sentire ragioni. “Troppa arroganza”, “così è la morte della politica”, “non ha nemmeno chiesto di essere scelto, ma l’ha dato per scontato”, sono gli humor che si respirano in quel di Montecitorio. I nomi di centrodestra e centrosinistra, quindi, servirebbero tutti a prendere più posti e potere al tavolo con Draghi. Un modo per dire “un’alternativa ce l’abbiamo”. In realtà, l’unica alternativa rimane quella dì Casini. O ancora meglio di una Mattarella bis. Sembra che il presidente in carica abbia detto “Con l’80% dei voti dei parlamentari, forse…”
“Ma non dobbiamo pensare che il tempo – dichiara l’ex presidente del Consiglio Mario Monti – sia sempre la cosa più importante. Alcuni ritengono che sia importante un sistema elettorale che consenta la sera del voto dì sapere chi governerà per cinque anni, bello, ma io ho sempre pensato che non sia questa la cosa più importante. In Germania a volte ci mettono mesi per arrivare a un serio patto si coalizione che poi consenta dì mantenere la strada abbastanza dritta ed evitare litigi dopo. Il nostro Paese non è fragile e non si sbriciolerà per questo. Il mio auspicio lo tengo dentro dì me e lo esprimerò pian piano col voto”.

Tirata fuori dalla rosa Casellati: “È la seconda forza dello Stato, dobbiamo proteggerla”. I nomi fatti da Salvini sono Nordio, Moratti e Pera. “E perché no, c’è anche Tajani”, è la battuta del leader della Lega riferendosi al vicino dì sedia azzurro.
Blitz di “Alternativa”, che ha votato Maddalena: “Draghi sciagura in qualsiasi ruolo”.

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