Ok dal Senato al ddl sull’Autonomia differenziata. I deputati pugliesi del Pd: «Atto egoistico e irreparabile»

Il Senato ha approvato il ddl Calderoli sull’Autonomia differenziata. Un provvedimento «che spaccherà il Paese» dicono i deputati pugliesi del Partito democratico, Claudio Stefanazzi, Marco Lacarra e Ubaldo Pagano, che ha ottenuto il via libera «con il contributo determinante di tantissimi parlamentari meridionali».

Promosso «da uno dei fautori dei deliri secessionisti padani, Roberto Calderoli», proseguono gli onorevoli dem pugliesi, si tratta di «un atto ideologico, egoistico e clamorosamente incostituzionale, che nega il principio di sussidiarietà che sovrintende il rapporto lo Stato e le Regioni e cancella con un tratto di penna quello della solidarietà tra i territori. Un atto vile – si legge ancora in una nota -, profondamente razzista e inutile che rischia di aprire una ferita irreparabile nella storia della nostra Repubblica. E che parte da un assunto sbagliato: che la mancanza di competitività del Nord Italia si possa superare abbandonando il Mezzogiorno a se stesso».

Stefanazzi, Lacarra e Pagano sottolineano la «enorme e gravissima responsabilità» di «Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia». Una responsabilità di cui «dovranno farsi carico negli anni avvenire. Quelli che fino a ieri si ergevano a unici veri patrioti, oggi svendono all’alleato leghista una parte del Paese per un patto politico-elettorale. E tutto questo avviene nel tombale silenzio di Raffaele Fitto, teoricamente Ministro per il Sud, complice di un disastro da cui non si potrà tornare indietro. Il Senatore Damiani, di Barletta, non ha nulla da dire? La Senatrice Fallucchi, di Foggia, non ha nulla da dire? Il Senatore Marti, di Lecce, non ha nulla da dire? Il Senatore Melchiorre e il Senatore Sisto, di Bari, non hanno nulla da dire? La Senatrice Nocco, di Santeramo, non ha nulla da dire? Il Senatore Zullo, di Cassano delle Murge, non ha nulla da dire?», concludono i deputati dem.

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