Il presidente nazionale di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) ed ex governatore pugliese, Nichi Vendola, candidato alle elezioni regionali del 23 e 24 novembre in Puglia, ha presentato oggi le liste e il programma di Avs.
Vendola, parlando con la stampa a margine dell’evento, ha affermato che «bisogna ingaggiare un confronto forte con questa destra che è latitante in Puglia» e, parlando del prossimo arrivo di Giorgia Meloni per sostenere la campagna elettorale di Luigi Lobuono, ha aggiunto: «Trovo veramente incredibile il fatto che la presidente del Consiglio non venga mai all’inaugurazione della Fiera del Levante, quando invece sono venuti sempre tutti i presidenti del Consiglio. Non lo so perché non venga mai, non ci ritiene interlocutori, non ci ritiene degni della sua presenza però viene come capo tribù, viene a fare la campagna elettorale. Ecco questo è un po’ insultante da parte della signora Meloni».
Autonomia differenziata e legge di bilancio
Vendola ha indicato come priorità assoluta la battaglia contro l’autonomia differenziata, definendola un programma che «destina al Mezzogiorno d’Italia le briciole» e lo condanna alla marginalità. Nella legge di bilancio, ha sottolineato, il Governo Meloni assegna «risorse straordinarie alle armi», tagliando al contempo i servizi essenziali per le fasce più deboli (anziani, ammalati, fragili).
Lotta al voto di scambio e al trasformismo
Vendola ha poi definito una «battaglia campale» quella contro il voto di scambio, sottolineando che è «vergognoso comprare il voto della povera gente» per 50 euro e denunciando l’uso di un metodo che «ha a che fare veramente con una certa idea malata e malavitosa della vita pubblica».
Ha inoltre ribadito la necessità di contrastare la «malattia» del trasformismo politico, criticando il «ceto di traghettatori» che cambiano schieramento fiutando la vittoria senza portare idee, ma solo clientele.
La giunta regionale
Infine, Vendola ha sottolineato che il futuro governo regionale dovrà raccogliere le migliori energie e competenze, anche al di fuori del Consiglio, poiché la Regione è «un piccolo Stato». Ricordando la sua esperienza, ha sottolineato l’importanza di circondarsi di «menti più illuminate».
Riguardo l’attuale governatore Michele Emiliano, Vendola ha ammesso di averlo «criticato tante volte», ma di averne apprezzato la «schiena dritta» nell’affrontare le lobby in merito ai rapporti con il governo di Israele e ponendo l’accento sulla necessità della pace.










