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Castellaneta, tensione col Pd. «Meglio le primarie»

Riunire la sinistra magari con lo zampino del Movimento Cinquestelle. Un’operazione non da poco, se si pensa che a Castellaneta da almeno vent’anni si registrano solo divisioni e spaccature.

In questi giorni ci stanno provando quattro movimenti politici: “Un’Altra Città”, “Con”, “Una strada diversa” e, come detto, il M5S. Obiettivo comune è quello di convincere il Pd, che ormai da più di un mese ha lanciato il suo candidato sindaco Gianni Di Pippa, a fare un passo indietro e ricorrere allo strumento democratico delle primarie. «L’unione fa la forza», è stato l’ultimo appello pubblico lanciato a Di Pippa dai rappresentanti dei quattro movimenti. «Facciamo sintesi e presentiamoci all’elettorato forti, compatti e capaci di garantire un’amministrazione finalmente degna».
L’impressione è che Di Pippa non abbia alcuna voglia di mettersi in discussione, forte di quattro liste a suo supporto (oltre a Pd e I Verdi ci sarebbero le civiche “Per la Marina” e “Gianni Di Pippa sindaco”). Ha già inaugurato il suo comitato elettorale con la presenza del senatore Dario Stèfano. A Castellaneta, la campagna elettorale è appena cominciata.

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