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Preti influencer, la nuova via della religione parte dalla Puglia: e a Brindisi il sacerdote “campione” di like

Non sono creator qualunque, ma sacerdoti capaci di trasformare il linguaggio religioso in contenuti a misura di smartphone. In Puglia, sempre più ragazzi cliccano «segui» su profili che parlano di fede. Una generazione di giovani che trascorre ore su Instagram, Facebook e TikTok trova così, tra meme e challenge, anche messaggi di speranza e riflessione.…
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Da sinistra: don Cosimo Schena, don Michele Schiavone e don Vito Carpentiere

Non sono creator qualunque, ma sacerdoti capaci di trasformare il linguaggio religioso in contenuti a misura di smartphone. In Puglia, sempre più ragazzi cliccano «segui» su profili che parlano di fede. Una generazione di giovani che trascorre ore su Instagram, Facebook e TikTok trova così, tra meme e challenge, anche messaggi di speranza e riflessione.

A guidare questo fenomeno è don Cosimo Schena, parroco della chiesa di San Francesco d’Assisi a Brindisi, considerato il sacerdote italiano più seguito online, sfiorando quota 700mila follower. Nei suoi reel curati e incisivi, pubblicati quasi quotidianamente, invita all’amore, cita le Sacre Scritture e propone brevi meditazioni che scorrono veloci sul feed, ma lasciano il segno. Con l’obiettivo di trasmettere il suo amore per gli animali, condivide, inoltre, foto e brevi video insieme, e non perde occasione per sottolineare l’importanza del rispetto per ognuno di loro, inserendo questo tema nei suoi messaggi di fede. La sua popolarità lo porta di frequente ospite di talk show televisivi nazionali, dove affronta argomenti che spaziano dalla spiritualità alla vita quotidiana, portando il suo stile pacato e diretto anche davanti alle telecamere.

Tra sport, cucina e riflessioni

Come don Cosimo, anche don Michele Schiavone, parroco di San Pio a Margherita di Savoia, nella Bat, ha scelto di raccontarsi tra attività fisica, cucina e spiritualità. Nei suoi post, condivide momenti di allenamento con i ragazzi, ricette semplici e riflessioni che intrecciano la vita di tutti i giorni con il Vangelo. La sua parrocchia è diventata un laboratorio di creatività: organizza incontri di gruppo che alternano preghiera, passeggiate in spiaggia e momenti di cucina comunitaria. «La fede è quotidianità, non solo riti», ripete spesso ai giovani che lo seguono e commentano entusiasti i suoi video. La spontaneità è la sua cifra: nessun set professionale, solo il cellulare e la voglia di dialogare con chi scorre distrattamente il feed, incuriosendo anche chi si definisce lontano dalla Chiesa.

La chiesa social

Sempre nella Bat, a Barletta, il protagonista è don Vito Carpentiere, parroco della chiesa di Santa Lucia. I suoi video, pubblicati con regolarità, mescolano riflessioni bibliche e inviti ad appuntamenti dal vivo: catechesi e incontri musicali. Il risultato? Centinaia di ragazzi che si ritrovano in parrocchia dopo aver scoperto i suoi contenuti online. Don Vito punta molto sul dialogo diretto e non teme di affrontare domande scomode.

Fede e like

Il successo di questi preti influencer racconta una Chiesa che, in Puglia, sperimenta linguaggi nuovi. Per molti giovani la messa della domenica non basta a colmare il bisogno di confronto spirituale, mentre un reel di pochi secondi può diventare la scintilla per un dialogo più profondo. La regione diventa così laboratorio di un annuncio che parla la lingua di TikTok, dove la parola di Dio si diffonde a colpi di like, dimostrando che evangelizzare nell’era digitale è possibile, se c’è autenticità e desiderio di relazione.

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