L’Italia, divisa tra anticiclone e violenti temporali è al centro di una fase climatica potenzialmente esplosiva. Giugno si conferma nel segno di una estrema variabilità atmosferica. Come negli ultimi anni, nei primi giorni di questo mese, in particolare tra oggi e domani 4 giugno, le correnti atlantiche instabili interagiranno con masse d’aria calda e umida accumulate dalle recenti fiammate africane.
Estati sempre più calde e durature nel bacino del Mediterraneo. In questa stagione appena iniziata si delineano due scenari. Nel 60% dei casi potrebbe prevalere l’anticiclone, con caldo e tempo stabile, mentre nel restante 40% potrebbero alternarsi fasi temporalesche più marcate, specie al Nord.
Secondo Il Messaggero che cita 3bmeteo, le condizioni sono ideali per lo sviluppo di imponenti celle temporalesche, capaci di raggiungere anche 10 km d’altezza, con grandinate (fino a 3 cm di diametro) e raffiche di vento oltre i 60 km/h. Le aree più a rischio sono le zone alpine e le pianure di Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Dalla seconda parte della settimana si attende però un ritorno del caldo africano. L’alta pressione subtropicale tornerà a imporsi con decisione, portando stabilità e temperature in forte aumento. Entro il weekend si prevedono picchi termici superiori ai 35°C al Centro-Nord e punte oltre i 40°C in Sardegna.