Per Azione Matera, alle infrastrutture della provincia «serve un cambio di passo». È quanto dichiarato da Leonardo Recchia, Coordinatore di Ferrandina in Azione e responsabile area infrastrutture e territorio di Azione per la provincia di Matera, alla luce di quanto emerso dal dibattito tenutosi venerdì 29 aprile a Matera sul destino della Ss7, alla presenza dell’assessora regionale alle infrastrutture Donatella Merra, del presidente della provincia Piero Marrese e dell’ingegnere Antonio Scalamandrè dell’ufficio centrale di progettazione Anas e dei sindaci di Ferrandina, Grassano, Matera, Miglionico, Pomarico e Stigliano.
Al centro della discussione il progetto del bypass di Matera fino allo svincolo per Montescaglioso a 4 corsie, all’attenzione del consiglio superiore dei lavori pubblici. Per i tecnici, le risorse per la realizzazione del progetto ci sono e porterebbero alla finalizzazione entro i prossimi 4-5 anni. In particolare, per il tratto di Appia che collega la Basentana allo svincolo per Montescaglioso ci sarebbero a disposizione 80 milioni di euro a condizione che il progetto venga completato, come da previsioni, entro 6/8 mesi da oggi. Fondi che tuttavia non sarebbero sufficienti per il completamento dell’opera e al momento «nemmeno certi».
L’Anas ha al vaglio un potenziamento o ammodernamento del tracciato attuale, poiché la realizzazione delle 4 corsie comporterebbe problemi nel tratto tra Basentana e galleria di Miglionico. La posizione di Azione in merito è chiara: «Riteniamo che sia meglio avere subito un buon potenziamento piuttosto che una 4 corsie fra vent’anni», ha dichiarato Recchia, che chiede alla regione Basilicata altri incontri per approfondimenti in merito. «Con i suoi 7.500 veicoli al giorno la Ss7 è l’arteria più trafficata di tutta la regione Basilicata, per cui bisogna intervenire con urgenza, non dimenticando l’importanza fondamentale della ferrovia Ferrandina-Matera con prolungamento fino a Bari. La SS7 e la ferrovia sono opere fondamentali per il funzionamento della ZES Ionica – Val Basento», ha concluso.










