Un padre straordinario, Elio di Elio e le Storie Tese, che sa accarezzare il cuore di tutti. Mi ha colpito molto l’intervista rilasciata da Stefano Belisari, in arte Elio, fondatore di Elio e le Storie Tese, al Corriere della Sera.
Gli è stato chiesto del figlio Dante, autistico. Elio è un grande sostenitore di PizzAut, la pizzeria di Monza e di Cassina de’ Pecchi fondata da Nico Acampora, anch’egli papà di un ragazzo autistico. Qui tutti i dipendenti sono autistici. Approfitto per consigliare a tutti di andarci: le pizze sono ottime, i prezzi giusti, camerieri e pizzaioli straordinari.
Elio ha spiegato che suo figlio Dante non lavora lì: «Ha 15 anni. Il figlio del fondatore invece sì, perché ne ha 16. E pensare che era stato condannato a essere inabile». Poi ha aggiunto: «Bisognerebbe garantire a tutti quelle terapie comportamentali che portano questi ragazzi a parlare, leggere e scrivere, avere degli amici. Mia moglie si è dedicata totalmente a lui per dargli un futuro. E ci terrei a salutare da queste pagine le altre mamme di figli autistici: la loro vita è una battaglia, ogni giorno devono trovare la forza di andare avanti».
Ho voluto riprendere queste sue parole per allargare il saluto a tutte le mamme e i papà che vivono l’angoscia di quello che succederà quando loro non ci saranno più. Un lavoro è alla base dell’indipendenza: un diritto troppo spesso negato agli autistici. Per questo PizzAut è una rivoluzione e un modello da seguire, come ci ha indicato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha voluto mangiare anche lui in pizzeria.