Una clamorosa polemica è esplosa a Castrignano del Capo dopo che i cordoli in pietra leccese che delimitano le aiuole della centrale Piazza del Municipio sono comparsi in un annuncio di vendita su Facebook. L’annuncio, sebbene immediatamente rimosso, ha fatto il giro della rete, sollevando un polverone politico e sociale ancor prima che prendano il via i lavori di rifacimento della piazza.
A denunciare pubblicamente il fatto è stato il gruppo consiliare di minoranza – composto da Roberto Calabrese, Giulia Chiffi, Francesco De Nuccio, Katya Pizzolante e Annamaria Rosafio – che, in una nota congiunta, ha chiesto immediate spiegazioni all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Francesco Petracca.
L’Accusa
I consiglieri hanno espresso «forte preoccupazione» per l’immagine «inconfondibile della piazza del Municipio» utilizzata nell’annuncio di vendita. Hanno puntato il dito, pur senza averne la certezza, contro la ditta aggiudicataria dei lavori, accusandola di aver tentato di smerciare «materiali ‘storici e di valore’ appartenenti al patrimonio comunale» prima ancora di aprire il cantiere e persino prima della pubblicazione della determina di aggiudicazione.
L’opposizione ha incalzato l’amministrazione, chiedendo se il sindaco e l’assessore ai Lavori Pubblici fossero a conoscenza della messa in vendita e ha sollevato un ulteriore, grave interrogativo: «Dal computo metrico del progetto emerge inoltre che tra gli interventi a carico della ditta sono previsti il trasporto e lo smaltimento del materiale di risulta, costi sostenuti dal Comune. Dobbiamo chiederci se stiamo pagando per lo smaltimento di materiali che poi vengono rivenduti da privati. Se così fosse, sarebbe un fatto grave sotto ogni profilo». La nota si conclude con l’avvertimento: «Castrignano non si svende».
La replica del sindaco: «Sconcerto e ingenuità»
Il sindaco Francesco Petracca ha preso le distanze da ogni responsabilità, dichiarandosi «sconcertato» e ignaro dell’annuncio. «Non eravamo a conoscenza di questo annuncio», ha affermato il primo cittadino, attribuendo l’accaduto a un’azione «probabilmente del tutto ingenua» della ditta.
Petracca ha tenuto a precisare che i cordoli in pietra leccese sono a tutti gli effetti beni comunali destinati al recupero: «Non verranno smaltiti insieme al materiale di risulta, ma recuperati e rivalorizzati nell’ambito del nuovo progetto di riqualificazione della piazza. Noi non ne avremmo mai e poi mai consentito la vendita».
Nel frattempo, la vicesindaca e assessora ai Lavori Pubblici, Valeria Ferraro, ha comunicato di essersi già attivata. Ha inviato una nota agli uffici competenti per prevenire eventuali danni all’ente e ha incaricato il responsabile dell’Area tecnica di valutare la continuazione del rapporto con la ditta affidataria, oltre a intraprendere eventuali azioni legali a tutela dell’immagine del Comune.










