Una settimana di mare e divertimento nel cuore del Salento, programmata da tempo e attesa per mesi. Doveva essere così per un gruppo di giovani di Andria, intenzionati a trascorrere le vacanze a Gallipoli. Invece la loro esperienza si è trasformata in una vera e propria truffa che, oltre al danno economico, ha lasciato rabbia e amarezza.
La disavventura
Tutto ha avuto inizio qualche mese fa, quando i ragazzi si sono imbattuti in un profilo social che pubblicizzava case vacanze in diverse località italiane. L’offerta appariva allettante: fotografie curate, descrizioni dettagliate e prezzi inferiori alla media. In più, i contatti con i gestori erano rapidi e convincenti, tanto da non destare sospetti. Convinti di aver trovato la sistemazione ideale, i giovani hanno avviato la trattativa con i sedicenti tour operator, concordando un soggiorno a Gallipoli al prezzo complessivo di circa 900 euro per sei persone, per una settimana.
La caparra
Dopo la richiesta di una caparra, la pressione è diventata più insistente.
I presunti agenti hanno sollecitato il pagamento dell’intera somma, sostenendo che solo così si sarebbe potuto “bloccare la tariffa”.
Temendo di perdere l’occasione, i ragazzi hanno accettato di versare tutto l’importo.
Volatilizzati
Da quel momento, però, i contatti si sono dissolti: nessuna ricevuta, nessuna conferma della prenotazione, nessuna risposta ai messaggi. A quel punto sono arrivati i primi dubbi. Alcuni membri della comitiva hanno deciso di verificare di persona la presunta sede dell’agenzia, indicata a Bari. Una volta giunti sul posto, però, la sorpresa: nessuna insegna, nessun ufficio, nessuna attività. Di quell’agenzia non esisteva traccia.
La denuncia
Parallelamente, chi provava a denunciare la truffa pubblicamente sulla pagina social veniva immediatamente bloccato, mentre post e commenti venivano rimossi nel giro di pochi minuti. Un segnale chiaro di come i truffatori avessero studiato nei dettagli la loro attività, eliminando rapidamente qualsiasi tentativo di smascheramento. Nonostante la delusione e la consapevolezza di aver perso i soldi, i ragazzi non hanno comunque rinunciato del tutto alle vacanze. Decisi a non farsi rovinare l’estate, si sono rivolti a operatori fidati e hanno prenotato regolarmente un nuovo alloggio a Gallipoli. Una volta arrivati in città, spinti dalla curiosità, hanno voluto verificare l’indirizzo della casa che avevano inizialmente affittato. Ciò che hanno trovato, però, ha confermato l’inganno: al posto dell’appartamento moderno e accogliente mostrato in foto, si sono ritrovati davanti a una struttura abbandonata. La vicenda, adesso, è nelle mani delle forze dell’ordine. Non sarebbe da escludere che dietro possa esserci un’organizzazione capace di gestire più profili e pagine “civetta” per continuare ad attirare vittime. Per questo, la polizia postale invita a prestare attenzione, evitando di affidarsi a inserzioni poco trasparenti, soprattutto in un periodo in cui la ricerca online di case per le vacanze è sempre più diffusa e, di conseguenza, sempre più nel mirino dei truffatori.