È un’anziana signora di Surano, in provincia di Lecce, la vittima dell’ennesima truffa telefonica con la tecnica dello spoofing: la donna ha, cioè, ricevuto una telefonata da un numero che imitava quello della Questura del capoluogo salentino.
Tutto è partito da un messaggio ricevuto sul cellulare dalla vittima: una nota società di pagamenti digitali la informava di un’operazione di pagamento di 1.490 euro dal suo conto bancario che la donna non aveva mai effettuato. La signora ha così contattato il numero fornito nello stesso messaggio. Avrebbe risposto un uomo che le avrebbe consigliato di non effettuare il pagamento e di attendere che venisse contattata dalla polizia di Stato.
Poco dopo, la donna ha ricevuto l’attesa telefonata da un numero fisso. L’interlocutore si sarebbe presentato come un vice commissario di polizia, con un nome di fantasia, e le avrebbe spiegato che erano in corso indagini per incastrare il truffatore che poco prima aveva tentato di raggirarla e che per la riuscita dell’operazione la signora avrebbe dovuto effettuare una ricarica Postepay di 3.900 euro su un numero di carta fornitogli dallo stesso poliziotto e che poco più tardi si sarebbe dovuta recare in Questura a Lecce per gli adempimenti di rito.
La signora prima di effettuare il pagamento ha verificato che il numero da cui chiamava il presunto vice commissario fosse quello della Questura di Lecce ed effettivamente lo era. Quindi si è recata ad effettuare la ricarica e dopo di ciò l’uomo le ha chiesto la ricevuta e l’ha invitata a recarsi in Questura, dove purtroppo è informata di essere stata vittima di una truffa.
La signora ha sporto denuncia contro ignoti e ora sono in corso le indagini della polizia di Stato.










