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Salento, faro sulla sanità: il tribunale per i diritti del malato fa l’elenco delle criticità del 2021

Malfunzionamenti, disservizi e complicazioni varie ed eventuali nelle strutture sanitarie salentine. I cittadini continuano a segnalare i problemi che incontrano nell'accesso alle cure al Tribunale dei diritti del malato, sezione di Lecce, Scorrano, Poggiardo, Maglie, Galatina e Copertino, che ha redatto un report complessivo dell'anno 2021. In totale sono stati segnalati 340 casi, parte dei…
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Malfunzionamenti, disservizi e complicazioni varie ed eventuali nelle strutture sanitarie salentine. I cittadini continuano a segnalare i problemi che incontrano nell’accesso alle cure al Tribunale dei diritti del malato, sezione di Lecce, Scorrano, Poggiardo, Maglie, Galatina e Copertino, che ha redatto un report complessivo dell’anno 2021.

In totale sono stati segnalati 340 casi, parte dei quali sono stati risolti in maniera soddisfacente grazie all’opera dei responsabili dell’associazione, alla disponibilità dei medici e della direzione strategica dell’Asl di Lecce.
Le segnalazioni sono state suddivise in aree secondo la tipologia di criticità: 108 i casi erano relativi alle difficoltà di accedere e usufruire dei servizi; 53 le segnalazioni relative alla condizione e all’organizzazione dei reparti, del personale e servizi; 38 i casi relativi alla fruibilità di servizi, condizioni e funzionamento; 41 le segnalazioni relative alle prestazioni sociali; 41 i casi relativi alla carenza d’informazioni su contratti, procedure, erogazione di servizi; 8 le segnalazioni sui comportamenti del personale nel trattamento ai pazienti; 42 le segnalazioni sulla qualità.
L’attività di assistenza dei volontari di Cittadinanzattiva consiste nell’ascolto dei problemi dei cittadini che vengono messi in contatto diretto con le istituzioni per ottenere delle risposte concrete.
Nel corso del 2021, la pandemia ha fatto emergere con prepotenza tutte le fragilità del sistema. In particolare la cronica carenza di personale medico, infermieristico e tecnico; la mancata sostituzione di apparecchiature ormai obsolete a causa di ripetuti guasti; l’inefficienza di numerosi uffici che continuano a non rispondere al telefono e ovviamente le lunghe code ed ore di attesa presso i vari Cup.
Infinite, poi, sono le liste di attesa per attività, servizi o prestazioni di prevenzione primaria e secondaria come vaccinazione e screening e quelle per trattamenti terapici e riabilitativi.
Giusto per dare un esempio, le liste di attesa per intervento alla cataratta vanno dai 2 ai 3 anni; per effettuare una colonscopia si può attendere anche un anno o più; idem per una visita endocrinologica e per varie risonanze magnetiche.
A ciò si aggiungono le innumerevoli lamentele di cittadini per le visite non prenotabili e, pertanto, richiederebbero 2 o 3 anni addirittura per essere smaltite.
«Se non si provvede da subito, assisteremo ad un aggravarsi del problema con tutto ciò che ognuno di noi può immaginare e che provocheranno una progressiva richiesta di ricoveri e di decessi», concludono con una punta polemica i responsabili dell’associazione.

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