«È una storia che toglie il fiato e scuote nel profondo le coscienze». Lo scrive su Instagram la presidente della Commissione parlamentare antimafia, Chiara Colosimo, ricordando Paola Rizzello e la piccola Angelica Pirtoli, 27 anni la prima e appena 2 la seconda, uccise dalla mafia il 20 marzo del 1991 a Parabita, in provincia di Lecce.
Paola Rizzello fu uccisa a colpi di fucile mentre Angelica fu ferita e lasciata agonizzante sul corpo della madre. Dopo qualche ora gli assassini infierirono sulla piccola, afferrandola per un piedino e sbattendola ripetutamente contro un muretto.
La loro storia è stata raccontata, ieri, in Commissione antimafia dal comitato “Vittime della mafia e testimoni di giustizia” da Nadia Rizzello, sorella di Paola.
«Questa storia – scrive Colosimo – rappresenta il volto crudele e malvagio che alimenta la criminalità organizzata e i suoi uomini. Noi continueremo a raccontare queste storie che molto spesso non si conoscono. Vicende atroci che fanno parte della storia d’Italia, come i bimbi trucidati da quegli uomini che si definiscono “d’onore”, ma che restano solo uomini senza cuore e senza pietà».
