Domenica scorsa aveva ucciso con brutale violenza un gatto, prendendolo a calci, nel centro storico di Lecce. Incastrato dalle telecamere di videosorveglianza di alcune attività della zona, era stato fermato lunedì scorso dalla Polizia locale. Per il 30enne di origini slovene si era reso necessario il trattamento sanitario obbligatorio.
L’uomo è stato ricoverato nel reparto di psichiatria del “Vito Fazzi” di Lecce.
Proprio in ospedale, questa mattina, si è reso protagonista di un nuovo episodio di violenza aggredendo, questa volta, il personale sanitario: stando a quanto si apprende, il 30enne, in seguito ad un attacco d’ira, avrebbe iniziato ad inveire e a colpire con calci e pugni alcuni sanitari del reparto.
Un medico e un infermiere sono dovuti ricorrere alle cure dei colleghi per alcune lesioni riportate: l’infermiere, in particolare, ha una prognosi di cinque giorni per delle ferite al capo, mentre il medico ne avrà per almeno venti giorni a causa di un trauma facciale.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri.