Il Comune di Lecce, sulla scorta delle disposizioni nazionali, ha prorogato per la quarta volta le agevolazioni per i dehors di attività di ristorazione, bar, pub, esercizi di vicinato e attività artigianali.
Il “Regolamento comunale per l’arredo urbano dello spazio pubblico per attività stagionali e continuative, dehors” avrà ora efficacia fino al 31 marzo 2022.
Si tratta di una misura a sostegno della ripresa economica, dicono dal Comune in una nota, che si aggiunge all’esenzione della tosap disposta dal Governo in finanziaria, con la quale si riduce la documentazione da presentare e le indicazioni da riportare nella planimetria per gli esercizi che ampliano la superficie di somministrazione all’esterno; si semplifica e accelera l’iter per il rilascio delle autorizzazioni; si incrementano le superfici massime di occupazione di suolo pubblico per tavolini, sedie, con la possibilità di utilizzare gli spazi pubblici disponibili e i parcheggi pubblici a pagamento e non.
I permessi in scadenza sono automaticamente prorogati fino al 31 marzo 2022. Resta la possibilità per i nuovi esercizi commerciali di chiedere l’occupazione di suolo pubblico. Dal primo provvedimento di deroga (ottobre 2020) sono 477 i permessi rilasciati in deroga dei quali 380 per pubblici esercizi e 97 per attività artigianali o esercizi di vicinato.
«Si tratta di un nuovo provvedimento di sostegno alle categorie tra le più colpite dalle conseguenze economico-sociali della pandemia, per agevolarne la tenuta e la ripresa in un periodo che si preannuncia ancora complicato – dichiara l’assessora alle Politiche urbanistiche Rita Miglietta –. Queste misure non devono in ogni caso portarci a distrarci o rinunciare al decoro dello spazio pubblico, al rispetto delle procedure e delle superfici assegnate, che restano una garanzia per tutti. Lo svolgimento delle attività economiche deve infatti sempre salvaguardare la vivibilità della città e compito dell’amministrazione sarà, accanto al sostegno, garantire gli opportuni controlli perché non si verifichino abusi, arredi e modalità di allestimento improprie, sia per una corretta fruizione dello spazio pubblico da parte di tutti, residenti e turisti e non solo per i clienti delle attività economiche, sia per la salvaguardia del decoro dello spazio pubblico».