In barba al vecchio adagio per il quale non è affatto conveniente un pisano sul proprio uscio di casa, il Lecce ha agevolmente posato un piede nella serie A. Contro il Pisa, ieri pomeriggio in un “Via del Mare” festosamente gremito, non ha rischiato alcunché. Già al secondo minuto ha sfiorato il vantaggio, sugli sviluppi di un calcio d’angolo: il portiere Livieri, aiutato dalla traversa e di qualche santo in paradiso, ha sventato l’incornata di Dermaku. Immediata la risposta nerazzurra: sinistro di Mastinu dalla distanza, ma palla fuori. Tutto qui per gli ospiti. Ariosa, invece, la manovra dei salentini. Che, poco dopo aver nuovamente sfiorato la marcatura, hanno fatto esplodere di gioia la platea al 18’: sul cross di Coda dalla trequarti avversaria, capitan Lucioni, dimenticato dai difensori nerazzurri, ha servito di piatto il colpo vincente. Prima marcatura del difensore centrale in questo campionato. Il Lecce ha creato poi una ghiotta occasione per raddoppiare, intorno alla mezz’ora, ma sarebbe stato brutto chiudere i conti così presto, quindi i giallorossi hanno permesso a Leverbe di salvare sulla linea di porta. E un’altra opportunità dei salentini è stata vanificata dalla traversa su cross del vivacissimo Strefezza. Sulla respinta del legno, Gargiulo, trovatosi la palla in petto, non ha saputo spingerla in rete. Così come nel secondo tempo il centrocampista napoletano, instradato verso il gol da un diagonale illuminante di Strefezza, non è riuscito a controllare la sfera, lasciandola quindi a Livieri uscente dai pali. Poi il lottatore Blin non è arrivato puntuale all’assist aereo di Coda, che prolungava il traversone di Di Mariano. E ancora, la testa di Dermaku ha mandato fuori di poco su cross di Strefezza. E poi Lucioni ha provato il bis con una cannonata, respinta dalla difesa nerazzurra. Il Pisa, limitatosi alla resistenza in stile “25 aprile”, ha prodotto solo un colpo di testa di Puscas: l’annoiato Gabriel ha parato quasi senza accorgersene. E all’85’ gli sforzi offensivi del Lecce sono stati premiati: cross rasoterra di Listkowski dalla destra, tocco di Faragò sul primo palo e beffa a Livieri. Un piede in serie A, grazie anche allo scivolone della Cremonese sul campo del Crotone. Lecce di nuovo in testa. Se non lo coglierà la solita vertigine, potrà rimanerci, viste le prossime sfide, contro il Vicenza prima e col Pordenone dopo. «Siamo un po’ come un regista che scrive un film: dobbiamo scrivere noi il finale» ha detto Lucioni ai compagni di squadra prima della contesa col Pisa. E loro hanno obbedito.
Lecce impone la sua legge e la serie A è a un passo
di Redazione









