Chiedeva denaro «per le famiglie dei carcerati» il 56enne di Melissano, in provincia di Lecce, arrestato con l’accusa di estorsione e tentata estorsione, aggravate dal metodo mafioso, ai danni di commercianti e imprenditori della zona.
Tra le vittime c’è anche il sindaco che, dopo aver ricevuto la richiesta di 500 euro, si è rivolto ai carabinieri per sporgere denuncia, nel luglio scorso, facendo così partire le indagini.
Il sindaco ha raccontato ai militari che, mentre si trovava con altre persone in un bar del paese, si era avvicinato a lui il 56enne, pregiudicato molto conosciuto dalla gente del posto per la sua indole violenta e aggressiva.
In vista di una sagra organizzata dalla pro loco, in collaborazione con il Comune, gli aveva chiesto 500 euro come «regalo» per lui e per le famiglie di detenuti in carcere. Il 56enne aveva anche detto al sindaco di voler acquisire, tramite l’imposizione del «pizzo», il controllo degli eventi culturali organizzati dal Comune e da associazioni del luogo, compresa la festa patronale di Sant’Antonio.
Dalle indagini è emerso che il 56enne aveva estorto denaro ad altri commercianti del posto, pretendendo da loro la consegna di somme che oscillavano da un minimo di 20 a un massimo di 100 euro, mentre in altri casi l’uomo si presentava più volte al giorno in bar e negozi del paese per consumare bevande o fare acquisti senza pagare il conto, come se fosse del tutto normale.
Lo scorso settembre l’uomo si è presentato da una delle vittime chiedendo cento euro per ventuno detenuti e i militari hanno registrato la richiesta con le telecamere di videosorveglianza installate nel negozio.