È stata individuata a Lecce la “centrale” di smistamento del segnale Iptv che avrebbe fornito il “pezzotto” a oltre 2.300 utenti. A scoprirlo sono stati i finanzieri salentini che hanno denunciato quattro persone, tutte residenti nel Salento, per violazione della normativa sulla protezione del diritto d’autore e autoriciclaggio.
Nei confronti del principale indagato è stato anche eseguito il sequestro di cinque immobili, due auto, di cui una d’epoca, e circa 60mila euro in contanti. Il giro d’affari si sarebbe aggirato intorno ai 500mila euro che sarebbero stati reinvestiti proprio per l’acquisto di case e altri beni.
Gli accertamenti dei finanzieri sono stati estesi a tutto il territorio nazionale. Stando a quanto emerso, gli utilizzatori finali del “pezzotto” avrebbero pagato poche decine di euro al mese per accedere ai sistemi che permettono di avere a disposizione tutti i contenuti a pagamento, coperti da diritti riservati, messi sul mercato dalle più note piattaforme di pay tv (Sky, Mediaset Premium, Netflix e Dazn) e tutte dal rilevante valore economico.
Più nel dettaglio, 2.342 soggetti, residenti in 81 province del territorio nazionale, sono state multate. Gli utenti sono stati individuati anche attraverso analisi bancarie e prepagate riconducibili ai quattro denunciati: gli utenti finali pagavano, mese per mese, il corrispettivo pattuito attraverso ricariche di diverse tipologie (postepay, paypal, revolut, N26, eccetera).
