C’è una deriva pericolosa nello scontro frontale tra politica e magistratura al quale stiamo assistendo da qualche giorno a questa parte. E cioè che a essere demolita non sia la (presunta) ambizione dell’una di prevalere sull’altra e viceversa, ma la credibilità di entrambe.
Sarebbe il naturale, ma non auspicabile, epilogo della storia degli ultimi trent’anni. Da una parte si assiste a una politica spesso incapace di rinnovarsi e di eliminare le mele marce presenti al suo interno. Dall’altra ci si trova in presenza di una magistratura che tende a sostituirsi alla politica o a condizionarla a colpi di inchieste e processi.
In questo modo, però, entrambe non ottengono altro risultato se non quello di delegittimarsi a vicenda agli occhi dei cittadini. E un Paese in cui politica e magistratura non hanno credibilità è destinato al declino.