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Zes unica, resta il credito d’imposta e aumentano gli investimenti per lo sviluppo al Sud

Con il via libera dalla Commissione europea alla Zes, Zone Economiche Speciali, sono garantiti investimenti per rafforzare lo sviluppo dell’agroalimentare del Mezzogiorno. Puglia, Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Sicilia e Sardegna potranno usufruire del regime di aiuti riguardante il credito d’imposta a favore delle aziende agricole del settore primario.

Il regime di aiuti, recentemente approvato, prolunga in sostanza l’analogo sistema attivato nel 2024 grazie alle determinazioni dell’ultima legge di bilancio che ha previsto l’estensione della misura della Zes Unica anche all’annualità 2025. In particolare, la tipologia di aiuti consentirà la fruizione di benefici volti all’acquisizione di beni strumentali, attraverso lo strumento dell’agevolazione fiscale.

Le reazioni

«Grazie al governo Meloni, il Sud si conferma motore di crescita per tutta l’Italia. La Zes unica, oltre ai relativi accordi di coesione – ha commentato il ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr, Tommaso Foti – si rivela strumento prezioso per tutto il Meridione. Con questa misura, approvata ieri (ndr, venerdì) dalla Commissione europea, le imprese agricole e ittiche delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia potranno accedere al credito d’imposta al 100 per cento per l’acquisto di macchinari e strumentazioni di tecnologia avanzata», conclude il ministro Foti..

Le risorse

«Aumentano, rispetto al 2024, le risorse destinate alla misura che ammontano a 50 milioni di euro – sottolinea Foti – Un risultato significativo, Un risultato significativo, frutto del lavoro del presidente Meloni e del ministro Lollobrigida, che favorirà nuovi investimenti e lo sviluppo sostenibile di un settore chiave come quello agricolo».

Nel 2024

Erano stati 6.885 i soggetti che avevano richiesto nel 2024 il credito d’imposta per investimenti nella Zes unica, per un valore complessivo di 2,551 miliardi di euro, che viene integralmente riconosciuto. Sono i dati definitivi comunicati alla Presidenza del Consiglio dall’Agenzia delle Entrate.
Proprio allo scopo di assicurare la percentuale massima di aiuto, infatti, l’Esecutivo aveva stanziato nello scorso mese di agosto ulteriori risorse a sostegno delle imprese, in risposta alle esigenze manifestate dal tessuto produttivo e all’interesse sollevato dall’istituzione della Zes unica del Mezzogiorno.
Nel Meridione erano state 413 le autorizzazioni uniche rilasciate dalla introduzione della Zes unica fino all’anno 2024, per un valore ulteriore di 2,4 miliardi di investimento e oltre 7mila persone occupate nei settori interessati.

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