Clima infuocato alla Camera dei Deputati durante la replica della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel dibattito sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo.
La premier ha scatenato la polemica criticando aspramente il Manifesto di Ventotene, testo considerato uno dei pilastri dell’Unione europea, redatto nel 1941 da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi.
Le parole della premier
Meloni ha espresso perplessità riguardo alla manifestazione in piazza del Popolo a Roma, dove il Manifesto è stato citato, e ha letto alcuni passaggi del testo, tra cui l’appello a una “rivoluzione europea socialista” e l’abolizione della proprietà privata.
La premier ha concluso affermando: «Non so se questa è la vostra Europa, ma certamente non è la mia».
Proteste e sospensione della seduta
Le parole di Meloni hanno scatenato la reazione delle opposizioni, con grida di protesta e accuse di «riscrivere la storia».
La seduta è stata sospesa dal presidente della Camera, Lorenzo Fontana, a causa della bagarre in Aula.
Reazioni dell’opposizione
La segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, ha accusato Meloni di «oltraggiare la memoria» del Manifesto e dei suoi autori, mentre il deputato Pd Federico Fornaro ha parlato di un «atto grave nei confronti del Parlamento e della storia di questo Paese».
La replica di Meloni
Meloni ha rilanciato via social un video del suo intervento, invitando i cittadini a «giudicare» le sue parole.
La posizione di Fratelli d’Italia
Carlo Fidanza (FdI) ha difeso l’operato della premier, dichiarando che Meloni ha «sbriciolato uno degli ultimi feticci della sinistra finto-europeista».
