Sono italiani tre dei quattro attivisti feriti in un attacco condotto da coloni israeliani nella comunità di Ein al-Duyuk, vicino a Gerico, in Cisgiordania. Il quarto sarebbe di nazionalità canadese.
A riferirlo è l’agenzia palestinese Wafa, secondo la quale circa dieci coloni israeliani mascherati avrebbero fatto irruzione nella residenza degli attivisti all’alba, li avrebbero picchiati e avrebbero rubato effetti personali, tra cui passaporti e telefoni cellulari.
Fonti mediche e di sicurezza palestinesi hanno riferito che i coloni hanno aggredito gli attivisti, causando quattro feriti che sono stati trasportati all’ospedale di Gerico per le cure necessarie.
I tre italiani non sono in gravi condizioni, nonostante lo shock per quanto accaduto: due ragazze hanno riportato ferite lievi, mentre il terzo dovrà restare a riposo tre giorni.
Gli attivisti sono stati assistiti dal sindaco di Gerico e dalla polizia palestinese, a cui hanno denunciato l’accaduto.
Tajani: «Malmenati ma non hanno ferite gravi»
«Ho parlato con il console d’Italia a Gerusalemme, mi ha aggiornato sulla situazione e mi ha detto che sono feriti ma non sono gravi, stanno rientrando a Ramallah e quindi dovrebbero essere raggiungibili nel pomeriggio. Quindi cercherò di parlare con loro anche nel pomeriggio». Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Sono stati «malmenati ma non hanno ferite gravi», ha aggiunto, e stanno raggiungendo un’abitazione a Ramallah.
Tajani ha rivolto poi un appello: «Basta aggressione, non è questo il modo [dei coloni israeliani, ndr] per rivendicare anche le proprie ragioni. La Cisgiordania non deve essere annessa, nessuna ipotesi di annessione, siamo assolutamente contrari, deve essere rispettata la popolazione civile palestinese. È gravissimo». E ha proseguito: «L’appello che lanciamo anche al governo di Israele è di fermare i coloni e impedire che continuino queste violenze che non servono alla realizzazione del piano di pace per il quale tutti quanti stiamo lavorando».
