La guerra in Ucraina prosegue tra attacchi e dichiarazioni. Mosca sostiene di aver accerchiato 5mila soldati ucraini nell’area di Kupyansk e Pokrovsk, ma Kiev smentisce con fermezza. «Una completa menzogna russa», ha dichiarato il presidente Volodymyr Zelensky, mentre proseguono intensi combattimenti lungo il fronte orientale.
Nella notte tra il 26 e il 27 ottobre, la Russia ha lanciato un massiccio attacco con 100 droni, di cui 66 sarebbero stati abbattuti, secondo le autorità ucraine. Colpite nove località, inclusi obiettivi civili e infrastrutture energetiche, lasciando migliaia di persone senza elettricità, in particolare nella regione di Zaporizhzhia.
Contemporaneamente, droni ucraini hanno colpito obiettivi in Russia: almeno un morto e diversi feriti a Bryansk e Belgorod, mentre decine di velivoli senza pilota hanno raggiunto la regione di Mosca. Il sindaco Sergei Sobyanin ha riferito che 30 droni sono stati abbattuti dalla difesa aerea, ma frammenti sono caduti in diverse aree della capitale.
Sul fronte diplomatico, il presidente statunitense Donald Trump ha criticato Vladimir Putin dopo l’annuncio di un test con un missile da crociera a propulsione nucleare: «Dovrebbe far finire la guerra, non testare armi». Intanto la Lituania ha chiuso il confine con la Bielorussia dopo ripetute violazioni del proprio spazio aereo da parte di palloni aerostatici.
In un clima di tensione crescente, la Russia mostra i muscoli annunciando successi militari e nuove capacità belliche, mentre Kiev insiste che la resistenza continua. Sui social circolano video di droni ucraini che illuminano il cielo di Mosca come “comete”, simbolo di un conflitto che, a quasi quattro anni dall’inizio, sembra ancora lontano dalla fine.
