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Prove di ripresa per il mercato dell’auto in Europa. Ma è ancora stagnazione

Segni di ripresa, per quanto modesti, dal mercato dell’auto. Secondo i dati diffusi dall’Acea, l'Associazione dei Costruttori Europei di Automobili, a maggio sono state immatricolate 1.113.194 vetture nei Paesi Ue, Efta e Regno Unito, con un aumento dell’1,9% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Da inizio anno, però, l’incremento è di un impercettibile 0,1%, con…
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Segni di ripresa, per quanto modesti, dal mercato dell’auto. Secondo i dati diffusi dall’Acea, l’Associazione dei Costruttori Europei di Automobili, a maggio sono state immatricolate 1.113.194 vetture nei Paesi Ue, Efta e Regno Unito, con un aumento dell’1,9% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Da inizio anno, però, l’incremento è di un impercettibile 0,1%, con l’Italia che perde invece lo 0,5%. Numeri che confermano la stagnazione del settore, come sottolinea Gian Primo Quagliano del Centro Studi Promotor, per giunta «a livelli più bassi di quelli precedenti la crisi innescata dalla pandemia». La Spagna, con una crescita del 13,6%, è quello tra i maggiori mercati dell’area europea che registra la migliore performance nei primi cinque mesi del 2025, seguita dal Regno Unito (+2,8%). Fanno peggio dell’Italia la Germania (-2,4%) e la Francia (-8,2%). «La ragione di questa situazione è ben nota – sostiene Quagliano -: si tratta della politica dell’Unione Europea per imporre la transizione all’auto elettrica a suon di diktat ai cittadini, agli Stati aderenti all’Unione e alle case automobilistiche».

Le richieste

Chiede un ripensamento del percorso normativo previsto per la transizione ecologica anche Gianmarco Giorda, direttore generale di Anfia, l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, ricordando che «la revisione del Regolamento UE sulla riduzione delle emissioni di CO2 per gli autoveicoli leggeri è stata anticipata dal 2026 al terzo-quarto trimestre del 2025». Per Andrea Cardinali, direttore generale di Unrae, l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, è auspicabile «rimuovere i numerosi paletti ora previsti ed assolutamente da evitare introdurne ulteriori, come un eco-score che, oltre a discriminare e rendere difficilmente applicabili gli incentivi, allungherebbe moltissimo i tempi di attuazione».

Il mercato

A trascinare le vendite sono proprio le auto elettriche e ibride, che a maggio fanno segnare aumenti a doppia cifra, a fronte del forte calo dei motori termici: nell’ultimo mese, infatti, le auto a benzina subiscono una contrazione delle immatricolazioni del 19,5%, quelle diesel addirittura del 27,6% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. In questo quadro, Tesla frena ancora, registrando il 27,9% di immatricolazioni in meno, il 37,1% dall’inizio dell’anno. In calo anche le vendite del Gruppo Stellantis, che a maggio ha venduto 168.839 auto contro le 174.131 dello stesso mese dell’anno scorso. Tiene la quota di mercato, che passa dal 15,2% al 15,9% di un anno fa. Più marcata la flessione nei primi cinque mesi dell’anno: -8,4% con 859.950 auto vendute e una quota che passa dal 16,9% al 15,4%. Nonostante il rallentamento, Stellantis mantiene il secondo posto in Europa per quota di mercato.

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