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Prevenzione pandemie, a Ginevra il primo accordo OMS: l’Italia si astiene, critiche dal Pd

L’Italia è tra gli undici Paesi membri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che si sono astenuti durante il voto in Commissione per l’adozione del primo Accordo pandemico, avvenuto a Ginevra. L’intesa, approvata con 124 voti favorevoli e nessun contrario, è stata poi ratificata in plenaria. Tra gli astenuti, oltre all’Italia, figurano anche Iran, Israele, Russia, Slovacchia…
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L’Italia è tra gli undici Paesi membri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che si sono astenuti durante il voto in Commissione per l’adozione del primo Accordo pandemico, avvenuto a Ginevra. L’intesa, approvata con 124 voti favorevoli e nessun contrario, è stata poi ratificata in plenaria. Tra gli astenuti, oltre all’Italia, figurano anche Iran, Israele, Russia, Slovacchia e Polonia.

L’accordo rappresenta un passo storico per rafforzare la cooperazione globale nella prevenzione e gestione delle future pandemie. L’astensione italiana, ma anche degli altri 5 Paesi, solleva interrogativi sull’impegno di ogni rispettivo governo verso la cooperazione internazionale in materia sanitaria.

In Italia dura la reazione del Partito democratico.

Chiara Braga, capogruppo alla Camera, accusa il governo Meloni di seguire «sirene negazioniste e antiscientifiche» per compiacere «i no vax di casa nostra» e le scelte di Trump. Debora Serracchiani parla di «ennesima fuga dalle responsabilità» e denuncia un danno alla credibilità internazionale dell’Italia. Marina Sereni, responsabile Salute nella segreteria Pd, definisce l’astensione «gravissima e incomprensibile», ricordando che «nessuno può salvarsi da solo» in una crisi sanitaria globale.

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